MILANO (Reuters) - Il progetto per costruire il gasdotto Tap, che porterà il gas azero con approdo sulla spiaggia di Melendugno (provincia di Lecce), è molto complesso, ma resta confermata la conclusione dei lavori al 2020.
E' quanto ha sottolineato l'AD di Snam (MI:SRG), Marco Alverà, nel corso della call con gli analisti sui risultati del semestre. Snam è azionista al 20% del Tap ed esprime anche il managing director del consorzio. Fra gli azionisti figurano anche Bp (20%), Socar (20%), Fluxys (19%), Enagás (16%) e Axpo (5%).
"Il progetto è piuttosto complesso, coinvolge tre Paesi per 900 chilometri, ma stiamo progredendo molto bene. Il 35% della parte onshore è stata realizzata e va bene in Albania e Grecia", ha detto Alverà, che ha sottolineato l'importante ruolo di Snam nel progetto.
Il numero uno della società proprietaria della gran parte dei gasdotti italiani non nasconde, tuttavia, le difficoltà, soprattutto in Puglia, a causa della contrarietà della popolazione locale, che teme impatti sul territorio e sul turismo: in questa zona del Salento ad alta vocazione turistica sono previsti 10 miliardi di metri cubi di gas l'anno attraverso il gasdotto che sarà comunque tutto sotto terra.
"L'opposizione della Puglia è forte e resta forte e stiamo facendo tutto il possibile per migliorare il dialogo con la gente comune per spiegare loro la bontà di questo progetto, che non ci sono impatti o problemi alla salute. Il nostro ruolo è di cercare di riprendere questo rapporto a livello locale e di evidenziare che non c'è nulla di cui preoccuparsi".
Concludendo, "siamo fiduciosi che il progetto sarà completato nel 2020", quando è atteso che arrivi il primo gas in Puglia.
(Giancarlo Navach)