MILANO (Reuters) - Le recenti affermazioni dei due vicepremier italiani Matteo Salvini (Lega) e Luigi Di Maio (M5s) sull'impegno a rispettare le regole di bilancio Ue sono uno sviluppo positivo, dopo i ripetuti annunci, nel corso dell'estate, sulla volontà di sforare la soglia del 3% nel rapporto deficit/Pil.
E' quanto si legge in un rapporto dell'agenzia di rating Dbrs dedicato all'impatto del rischio politico sui costi di finanziamento del debito italiano.
Secondo Dbrs, se il governo non ridurrà significativamente la portata delle annunciate misure di aumento della spesa fornendo adeguate coperture, i negoziati sulla legge di Bilancio con la Commissione Ue potrebbero essere "lunghi e complessi".
La traiettoria dei conti pubblici, scrive l'agenzia, potrebbe deviare significativamente rispetto ai target strutturali concordati in passato e questo "potrebbe portare la Commissione a respingere la bozza di Bilancio".
Se questo dovesse succedere, secondo Dbrs, il governo potrebbe alla fine decidere di rispettare le regole di bilancio Ue, adottando un approccio più conservativo.
Viceversa, "se le proposte di spesa del contratto di governo dovessero essere pienamente implementate senza sufficienti misure compensative, Dbrs ritiene che la sostenibilità del debito pubblico italiano sarebbe materialmente danneggiata".