Investing.com - Il prezzo dell’oro sale questo giovedì, dopo essere salito anche nella seduta precedente, mentre il dollaro si indebolisce sulla scia della riduzione dei timori commerciali per lo scontro tra USA e Cina.
I future dell’oro con consegna a dicembre sulla divisione Comex del New York Mercantile Exchange salgono dello 0,17%, a 1.210,40 dollari l’oncia troy alle 01:00 ET (05:00 GMT).
Il metallo prezioso è crollato di quasi l’11,6% dal picco di aprile: l’escalation dello scontro tra USA e Cina e l’aumento dei tassi di interesse statunitensi sono stati tra i motivi che hanno spinto a vendere l’oro.
L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, scende dello 0,1% a 94,11.
Le notizie relative ai dazi imposti vicendevolmente da Stati Uniti e Cina sui rispettivi prodotti ma a livelli più bassi del previsto hanno rappresentato un ostacolo per il prezzo del dollaro, considerato una valuta rifugio.
Il dollaro è andato sotto pressione inoltre dopo la notizia secondo cui Stati Uniti e Canada difficilmente raggiungeranno un accordo sul NAFTA questa settimana.
“Il (sentimento) di rischio si sta come appiattendo, ma sta anche riducendo la spinta all’appeal del dollaro come rifugio (aiutando l’oro)… Affinché l’oro superi i 1.210 dollari, dovremmo vedere il dollaro indebolirsi contro le valute dei mercati emergenti nonché contro l’euro”, afferma Stephen Innes, a capo del trading per l’Asia Pacifica di OANDA.
“Tuttavia, l’appeal (dell’oro) come asset rifugio non è molto alto dal momento che il mercato non sta riuscendo ad avere molto impatto per la guerra commerciale”.
Nei prossimi giorni, i mercati presteranno attenzione al vertice della Federal Reserve della settimana prossima. La banca centrale USA dovrebbe alzare i tassi e discutere degli aumenti futuri.
I tassi più alti pesano sulla domanda dell’oro, che non ha interesse, e spingono invece il dollaro in cui è valutato il metallo prezioso.