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Aspi, Germania e Cina pressano contro la revoca delle concessioni

Pubblicato 14.07.2020, 12:37
© Reuters.
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Di Mauro Speranza

Investing.com – L'affare Autostrade per l'Italia con l'ipotesi revoca delle concessioni per la controllata di Atlantia sta interessando particolarmente anche i soci esteri di Aspi, in particolare tedeschi e cinesi.

Ieri, infatti, il Premier Giuseppe Conte ha incontrato Angela Merkel e secondo alcune fonti, la cancelliera si sarebbe rivolta all'italiano per parlare della revoca delle concessioni.

Tra i soci di Aspi c'è la società tedesca Allianz (DE:ALVG), entrata nel 2017 con il 7% del capitale grazie a un consorzio chiamato Appia Investments e formato da Allianz Capital Parners per conto di Allianz Group (74%), Edf Invest (20%) e Dif Infrastructure IV (6%), con un investimento rivalutato fino a

Merkel avrebbe riferito di alcune pressioni sulla questione provenienti dal tessuto economico della Germania, preoccupato dalle decisioni che oggi potrebbero essere prese dal governo italiano.

Alla fine del vertice con Conte, Merkel si sarebbe detta “curiosa sull'esito del consiglio dei ministri su Autostrade”, ribadendo così il proprio interesse per la questione.

L'interesse dalla Cina

Sempre secondo fonti di stampa, informazioni circa la posizione del governo sarebbero stare chieste dai cinesi del fondo cinese di Stato Silk Road Fund, detentore del 5% di Aspi.

L'interesse cinese sarebbe stato anche espresso da Pechino, dove l'ambasciatore italiano sarebbe stato convocato dal governo locale col fine di trasmettere la loro posizione contraria alla revoca delle concessioni.

L'ambasciatore d'Italia a Pechino, però, avrebbe smentito tale ricostruzione giornalistica tramite una nota della Farnesina: “con riferimento a quanto riportato da alcuni organi di informazione, relativamente a 'spiegazioni' richieste dal fondo governativo cinese Silk Road Fund all'ambasciatore d'Italia a Pechino, Luca Ferrari (MI:RACE), in merito alle decisioni del Governo italiano sul futuro di Aspi, si informa che la notizia è assolutamente priva di fondamento e che l'Ambasciatore non è stato oggetto di alcuna convocazione da parte cinese".

Attesa per il CdM

Intanto, si attende il Consiglio dei Ministri per studiare il dossier concessioni per Aspi e secondo il Sole 24 Ore, la riunione sarebbe stata posticipata alle 22 di questa sera mentre era stata convocata per le 11 di questa mattina.

Tra le ipotesi allo studio ci sarebbe l'ingresso dello Stato in Aspi tramite Cdp attraverso un aumento di capitale.

Il quotidiano La Repubblica scrive che il Ministro del Tesoro, Roberto Gualtieri, starebbe pensando di non far partecipare Atlantia a tale aumento di capitale, con i fondi Cdp che rileverebbero una quota tra il 50% e il 60% di Aspi, portando così Atlantia al 12%.

Consumatori chiedono un'indagine alla Consob

Nel frattempo, l'associazione dei consumatori Codacons ha chiesto alla Consob la possibilità di aprire una specifica indagine circa le operazioni di acquisto e di vendita dei titoli Atlantia precedentemente e successivamente alle dichiarazioni di Conte che hanno attratto volatilità sul prezzo delle azioni, con una possibile ipotesi di turbativa d'asta.

"Vogliamo capire se ci sia qualcuno che, dalle dichiarazioni del Premier, abbia tratto ingiusto beneficio, attraverso operazioni che hanno provocato una sensibile alterazione del prezzo dei titoli. Una indagine indispensabile a tutelare gli interessi di investitori e di migliaia di piccoli risparmiatori che detengono titoli Atlantia e che hanno subito un evidente danno economico", spiegavano dalla Codacons.

Volatilità che prosegue sul titolo Atlantia (MI:ATL), dopo che ieri aveva chiuso con un crollo superiore al 15%, mentre oggi le azioni della società erano arrivate a guadagnare anche il 4%.

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