Investing.com – Sembrava una mattinata tranquilla per i titoli del FTSE MIB quando la sentenza della Corte europea ha fatto virare in negativo i titoli bancari che hanno trascinato giù la borsa.
A guidare il gruppo in perdita, Banca Monte dei Paschi di Siena SpA (MI:BMPS) che tocca il -6%, Banca Pop Emilia (MI:EMII) Romagna supera il -5%, segue Banca Popolare di Milano Scarl (MI:PMII) poco sotto la stessa cifra, Banco Popolare (MI:BAPO) e Unicredit (MI:CRDI) -3,9%. A seguire ancora Ubi (MI:UBI), Unipol (MI:UNPI) e Intesa (MI:ISP) intorno a -3%.
La Corte europea ha riconosciuto che il principio della ripartizione degli oneri tra azionisti e creditori subordinati è valido ma non può essere vincolante, affermando dunque che un paese può salvare con soldi pubblici una banca senza chiedergli “sacrifici”. Questo potrà avvenire qualora convinca la Commissione europea che si tratta della soluzione più adatta per il suo sistema. Una nazione, dunque, “non è obbligata ad imporre alle banche in difficoltà di convertire in capitale i titoli subordinati o di svalutarli” prima di aver concesso aiuti di stato.
Questo principio si inserisce in un contesto in cui il Governo italiano sta cercando di ottenere dall’Europa il via libera al salvataggio di Mps senza coinvolgere, danneggiandoli, i risparmiatori.
La sentenza è arrivata in risposta al ricorso fatto da sloveni che hanno investito nelle banche salvate dal governo tramite il sistema bail-in anche se la corte ha giudicato legittimo tale procedimento.