Investing.com - La lettera della Banca centrale europea sta seminando preoccupazioni sui titoli bancari di Piazza Affari, dove l’indice principale (Ftse Mib) cede lo 0,81%, mentre le perdite del finanziario, il FTSE Italia All Share Banks, superano nettamente l’1%.
Riammessa alle trattative dopo una sospesione Monte dei Paschi di Siena (MI:BMPS), il titolo continua la sua flessione con una perdita superiore al 6%.
Titolo peggiore del Ftse Mib c’è Banco Bpm (MI:BAMI), in calo del 3%, seguita da banca Piccolo Credito Valtellinese, Ubi Banca (MI:UBI), Bper Banca (MI:EMII), in flessione superiore del 2%, mentre Unicredit (MI:CRDI), Banca Popolare di Sondrio (MI:BPSI), Mediobanca (MI:MDBI) e Intesa Sanpaolo (MI:ISP) scendono dell’1%.
La lettera inviata dalla Banca centrale europea a Mps sta spargendo preoccupazioni sul settore finanziario, con il focus sul giudizio “Srep” (processo di revisione e valutazione prudenziale) della Bce che potrebbe mettere in diffoltà gli altri istituti.
Nel testo della comunicazione arrivata a Mps, la Bce esorta l’istituto senese a “implementare fino a fine 2026 un graduale aumento dei livelli di copertura sui crediti deteriorati in essere”, richiesta che potrebbe estendersi alle altre banche.
A questo punto, si attendono le comunicazioni Bce che arriveranno agli altri istituti relativamente ai processi Srep, con Francoforte che terrà conto dei risultati degli stress test della scorsa estate.
Oltre a Banca Carige (MI:CRGI), ancora sospesa, sono al centro dei timori Ubi Banca e Banco Bpm (MI:PMII), le quali hanno superato i test estivi svolti dall’istituto centrale europeo, ma si sono classificate tra le ultime in Europea come patrimionio Cet1.