Di Alessandro Albano
Investing.com - Utile e margini in crescita per Banco Bpm (BIT:BAMI) nei primi nove mesi 2022, con il titolo in rialzo ad euro 3,151 dopo aver allungato su nuovi massimi di periodo a 3,2610 euro nelle prime contrattazioni odierne.
La terza banca italiana, guidata dall'Ad Giuseppe Castagna, ha registrato un utile netto di 510,5 milioni di euro a settembre rispetto ai 472 milioni dello stesso periodo 2021, mentre il margine netto si è attestato a 1,59 miliardi da 1,535 mld dello scorso anno.
Prosegue il processo di derisking degli asset, con stock crediti deteriorati netti pari a 2,7 miliardi, -17,9% rispetto a fine 2021 e - 22,9% a/a, a cui segue una conferma della solidità del patrimonio: CET 1 ratio fully phased al 12,4% (con applicazione del Danish Compromise).
Peril resort dell'anno, la popolare di Milano si aspetta "un significativo miglioramento dell’utile netto rispetto al 2021, con un trend che supera sia la traiettoria di redditività che i target complessivamente delineati nel piano strategico".
Nella conference call di presentazione al mercato, c'è stato spazio anche per chiarimenti riguardo a possibili operazioni di M&A in Italia, dopo che nelle scorse settimane il management di Monte dei Paschi (BIT:BMPS) e il Tesoro hanno ravvivato i colloqui per la privatizzazione della banca senese.
il Ceo Castagna, la cui banca è stata più volte accostata a Rocca Salimbeni dopo il nulla di fatto con UniCredit (BIT:CRDI), ha respinto l'asse Siena-Milano, affermando di "essere felice" per la riuscita dell'aucap da 2,5 miliardi di Mps, ma "non eravamo interessati prima e non siamo interessati ora”.
BPM, ha aggiunto l'Ad, "ha dimostrato di essere di successo anche in una situazione stand alone”.
Secondo gli analisi di Intermonte Websim, "graficamente, dai top assoluti del 2007 a 97 euro (grafico rettificato) il titolo si è quasi "azzerato", con un minimo assoluto toccato nel maggio 2020 a 1,01 euro".
"Da quel livello è partito un energico recupero, che si è rafforzato grazie al completamento di un modello rialzista di medio-lungo periodo mediante il superamento di area 2,20/2,40 euro".
"Il target normale (100% di Fibonacci) passa intorno a 3,80/4,0 euro, prezzi visti sui massimi di febbraio, ma lascia aperte estensioni verso 5 euro (161,8% di Fibonacci), previa una fase di riaccumulo come quella in atto da qualche trimestra nella banda 2,1/2,4 - 3,3/3,77 euro", aggiungono gli esperti di Websim.