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Banco Bpm riacquista bond At1 e lancia una nuova emissione obbligazionaria

Pubblicato 09.07.2024, 13:15
IT40
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BAMI
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Investing.com – Banco Bpm (BIT:BAMI) ha annunciato oggi una offerta di riacquisto del proprio prestito obbligazionario perpetuo da 400 milioni di euro con tasso fisso 6,125% e il lancio di una nuova emissione di un titolo obbligazionario perpetuo di tipo Additional Tier 1 (At1) a tasso fisso per un importo nominale pari a 400 milioni di euro non richiamabile per 7 anni.

L’offerta, che viene effettuata contemporaneamente all’emissione dei nuovi titoli, “è in linea con la gestione proattiva da parte dell’offerente del proprio capitale”, spiega l’istituto. “In aggiunta – si legge nella nota -, il riacquisto offre liquidità agli investitori che vi aderiranno e al contempo, con l’emissione delle nuove AT1, fornisce ai medesimi l’opportunità di reinvestire i fondi nei nuovi titoli”.

L’offerta non è subordinata all’adesione di un quantitativo minimo di ammontare nominale dei titoli esistenti e terminerà alle ore 17.00 del 16 Luglio 2024.

Barclays (LON:BARC), Morgan Stanley (NYSE:MS), Banca Akros, BNP Paribas, Deutsche Bank (ETR:DBKGn), Goldman Sachs (NYSE:GS) e agiscono in qualità di dealer managers dell’offerta.

Cosa sono i Bond At1 divenuti famosi dopo il caso Credit Suisse

I bond At1, divenuti famosi dopo l’operazione di salvataggio di Credit Suisse, sono titoli di debito emessi dalle banche, che, a differenza delle altre obbligazioni, non hanno scadenza. Vengono perciò definiti perpetui anche se possono poi essere rimborsati in anticipo dell’emittente.

In caso di dissesto dell’istituto che li ha emessi, i bond At1 possono essere convertiti in azioni oppure possono vedere il loro valore azzerato, come avvenuto nel caso prima citato della banca svizzera. In quell’occasione, i detentori delle At1 hanno perso tutto, subendo un trattamento peggiore rispetto agli azionisti (che hanno subito perdite superiori al 70% ma non hanno comunque perso tutto il capitale). Vengono anche classificati come bond junior (per distinguerli da quelli “senior”, rispetto ai quali sono più rischiosi ma anche più redditizi.

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