Investing.com - Il dollaro scende contro lo yen questo lunedì, dal momento che la richiesta di valuta rifugio è stata sostenuta dal netto "no" di ieri dei greci alle condizioni del pacchetto di salvataggio proposto dai creditori.
Il cambio USD/JPY ha toccato 121,89 negli scambi della mattinata europea, il minimo dal 30 giugno; successivamente il cambio si è attestato a 122,62, giù dello 0,12%.
Supporto a 121,91, il minimo del 30 giugno e di un mese e resistenza a 123,19, il massimo di venerdì.
Il sentimento dei mercati è stato colpito dal risultato del referendum che contribuisce ad alimentare i dubbi per il futuro della Grecia nella zona euro, mentre le trattative i creditori sono ancora lontane da una svolta.
I funzionari europei hanno dichiarato che continueranno a finanziare la Grecia solo se ci saranno delle riforme economiche.
Il Primo Ministro greco Alexis Tsipras, soddisfatto dell’esito del referendum, ha dichiarato che Atene tornerà al tavolo delle trattative con l’obiettivo di riaprire le banche, che sono rimaste chiuse per una settimana dopo l’imposizione del controllo di capitali.
Se la Banca Centrale Europea non dovesse concedere ulteriori aiuti, le banche elleniche resteranno a corto di liquidità in pochi giorni.
I leader della zona euro terranno una conferenza domani sera per discutere delle conseguenze del referendum greco.
Lo yen sale contro l’euro, con la coppia EUR/JPY giù dello 0,65% a 135,56.
Stamane, i dati ufficiali hanno mostrato che gli ordinativi alle fabbriche in Germania sono scesi dello 0,2% a maggio, contro le aspettative di una riduzione dello 0,4%. Gli ordinativi alle fabbriche sono aumentati del 2,2% ad aprile, dato rivisto da un aumento riportato precedentemente dell’1,4%.