Investing.com - Il franco svizzero resta pressoché invariato l’euro questo giovedì, dopo la decisione della Banca Nazionale Svizzera di mantenere i tassi invariati, ribadendo che il franco è “significativamente sopravvalutato”.
Il cambio EUR/CHF si attesta a 1,0821 da circa 1,0832 segnato prima della dichiarazione.
La SNB ha lasciato il tasso di deposito a -0,75%, come previsto.
La banca centrale ha inoltre lasciato invariato il range del Libor a tre mesi fra -1,25% e -0,25%.
La SNB ha dichiarato che “resterà attiva sul mercato del forex, se necessario, per influenzare la situazione del tasso di cambio”.
La crescita moderata dell’economia globale dovrebbe continuare nei prossimi trimestri, ha spiegato la banca, ma ha messo in guardia dal persistere di rischi significativi.
La SNB nota che il referendum britannico del 23 giugno sulla permanenza nell’Unione Europea potrebbe far aumentare l’incertezza e la turbolenza sui mercati.
Nel report sulla stabilità finanziaria, la banca centrale ha dichiarato che le condizioni economiche e finanziarie del settore bancario elvetico sono diventate più difficili negli ultimi 12 mesi, quindi la SNB presterà particolare attenzione a qualsiasi ulteriore shock economico.
La banca ha alzato le previsioni di inflazione per il 2016 a -0,4% da -0,8% stimato in precedenza grazie alla ripresa del prezzo del greggio. Le previsioni di inflazione per il 2017 sono state alzate allo 0,3% dallo 0,1% precedente.
La decisione di politica monetaria giunge mentre il franco svizzero, tradizionale valuta rifugio, si trova ad affrontare nuove pressioni rialziste in un clima di apprensione per l’eventualità di una Brexit.
Lo “swissy” è schizzato di oltre il 2% contro l’euro finora questo mese ed è balzato di più del 3% contro il dollaro.
Anche la Federal Reserve ha considerato il referendum un fattore chiave per la decisione di ieri di mantenere i tassi di interesse invariati.
Il dollaro si è indebolito dopo che la Fed ha lasciato i tassi invariati ed ha abbassato le previsioni sul numero degli aumenti dei tassi previsti nei prossimi due anni.
L’Indice del Dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, scende dello 0,20% a 94,48.