Investing.com – Aumentano le vendite sui mercati europei dopo la notizia della positività al coronavirus del Premier britannico Boris Johson.
Proprio Londra resta la borsa più colpita e il Ftse 100 cede oltre il 5%, la peggiore in Europa, mentre il Ftse Mib, il Dax, il Cac 40 e l'Ibex 35 cedono oltre il 3%.
Nel Regno Unito i casi di coronavirus accertati erano arrivati quasi a 12 mila e i decessi 578, secondo i dati comunicati ieri dal Ministero britannico della Sanità. Proprio ieri i decessi sono aumentati per la prima volta di oltre 100 in un solo giorno, mentre i test eseguiti nel Paese sono arrivati a 105 mila.
L'aumento della diffusione del virus sta portando gli ospedali ad affrontare grosse difficoltà, definite “tsunami continui” da Chris Hopson, chief executive dell'Nhs Providers che rappresenta i capi degli ospedali del sistema sanitario britannico. Molti ospedali saranno già pieni nei prossimi giorni, aggiungeva Hopson, in quanto le strutture "sono alle prese con un'esplosione della domanda per pazienti gravi".
Il rapporto shock
Uno studio dell'Università di Oxford e riportato dal Financial Times, sostiene che il 50% dei britannici e dei residenti nel paese potrebbe avere già contratto il virus, deducendolo tramite l'incrocio dei dati britannici con quelli italiani.
Il coronavirus potrebbe aver iniziato a diffondersi nel paese già a metà gennaio, per poi dilagare non scoperto fino a fine febbraio, secondo una ricerca dell'Oxford Evolution Ecology of Infectious Disease, e pertanto ora gli infettati potrebbero essere 30 milioni, ovvero il 50% dei residenti nel Regno Unito.
La stima viene definita realistica dalla professoressa Sunetra Gupta, capo del team di scienziati dell'istituto, comparando il numero dei morti (422) con quelli dei ricoverati finora in Gran Bretagna, proporzionalmente alla situazione italiana.