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Borsa Milano chiude pesante su timori Usa-Cina, rimbalza Unicredit, male utility

Pubblicato 29.05.2019, 18:04
© Reuters.  Borsa Milano chiude pesante su timori Usa-Cina, rimbalza Unicredit, male utility
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Piazza Affai chiude la terza seduta consecutiva negativa, penalizzata dai timori per l'impatto negativo sulla crescita globale dello scontro commerciale Usa-Cina.

Spostandoci sul fronte interno, continuano a pesare le preoccupazioni di una procedura Ue contro l'Italia sul debito. Anche se nel pomeriggio lo spread del rendimento fra i titoli decennali italiani e quelli tedeschi si è ristretto, facendo ritornare il sereno sui titoli bancari.

BANCHE in generale recupero. La frenata dello spread avvantaggia soprattutto UNICREDIT (MI:CRDI) (+2,2%), la più penalizzata di recente da queste tensioni. JPMorgan, a seguito di un incontro con il CEO Jean Pierre Mustier e il CFO Mirko Bianchi, ha confermato 'overweight' sul titolo con un target price di 15 euro. Il broker ritiene che malgrado le condizioni macro sfidanti, l'obiettivo di Rote al 9% è raggiungibile grazie alle azioni del management sui costi e la riduzione degli NPE. Il broker nota anche come la sensibilità allo spread è calata.

L'altra big INTESA cede l'1,12% circa. Balza, invece, POPOLARE DI SONDRIO in crescita del 3,91%.

FIAT CHRYSLER (MI:FCHA) (FCA) corregge ulteriormente anche oggi (-1,22%) il balzo registrato sull'annuncio lunedì del progetto di fusione con Renault (PA:RENA). Il mercato resta cauto, nonostante le notizie di stampa secondo cui il cda del gruppo francese potrebbe dare il via libera all'operazione già la prossima settimana.

In scia del ribasso di Fca si muove anche FINCANTIERI (MI:FCT) (-3,7%) che corregge il rialzo segnato il giorno dell'annuncio della possibile fusione Fca-Renault, quando il mercato ha sperato in un accordo italo-francese sulla questione Chantiers de l'Atlantique.

Le vendite colpiscono tutto il settore industria con PIRELLI (MI:PIRC) che perde l'1,7%, negative anche CNH (MI:CNHI) INDUSTRIAL (-0,66%) e FERRARI (NYSE:RACE) (-1,36%).

Giù il comparto delle utility, settore di norma più difensivo: TERNA (MI:TRN) -3,4%, SNAM (MI:SRG) -1,45% e ITALGAS (MI:IG) -1,7%.

MEDIASET (MI:MS) perde lo 0,61%, dopo l'acquisizione della partecipazione in Prosiebensat1.

Pesante RCS (MI:RCSM) che lascia sul terreno il 3,81%, dopo avere ceduto oltre il 10% nel durante. Secondo un trader si è trattato di un effetto tecnico a causa di un ordine elevato in vendita inserito in un 'book' vuoto con pochi ordini in acquisto.

(Giancarlo Navach)

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