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Borsa Milano debole con Usa e Europa, corre Iveco, affonda illimity

Pubblicato 10.02.2023, 16:34
Aggiornato 10.02.2023, 16:36
© Reuters. Una donna davanti all'ingresso della Borsa di Milano. REUTERS/Flavio Lo Scalzo

MILANO (Reuters) - Piazza Affari si prepara a una chiusura debole, in linea con le altre borse europee, nonostante la corsa di Iveco e di alcuni titoli di peso come Enel (BIT:ENEI) ed Eni (BIT:ENI).

Pesano sugli indici banche e industriali, in un clima di cautela sulle prospettive di politica monetaria e di realizzi per la chiusura della settimana.

Non aiuta l'andamento negativo di Wall Street.

Intorno alle 16,10 il FTSE Mib perde lo 0,9%; volumi poco sopra i 2 miliardi di euro.

Tra i titoli in evidenza:

IVECO protagonista della seduta con un rialzo di oltre il 14% che la porta su massimi da circa un anno dopo risultati e guidance sopra le attese. Nel settore, scendono invece STELLANTIS, CNH (BIT:CNHI) e PIRELLI (BIT:PIRC), con ribassi tra l'1% e il 2,5%, in linea con il settore europeo. FERRARI (NYSE:RACE) -3,6%.

Tonica ENI (+2,6%) aiutata dal balzo dei prezzi del petrolio dopo che la Russia ha annunciato che taglierà la produzione di greggio di 500.000 barili al giorno nel mese di marzo. Il comparto oil&gas è l'unico positivo in Europa. Salgono anche TENARIS (BIT:TENR) (+2,3%) e SARAS.

Bene ENEL (+2%) dopo i conti diffusi ieri a mercati chiusi con un Ebitda superiore alle attese. "Numeri che parlano da soli", secondo l'analista di eToro Gabriel Debach che parla di piena promozione dell'AD Francesco Starace. "Confermiamo la view positiva sul titolo, la riduzione del debito e l'implementazione del piano di disposal restano i catalyst principali nel breve termine", osserva Equita.

In luce anche LEONARDO (+1,5%), sostenuta ancora dalle scommesse di un incremento delle spese militari in Italia e in Europa.

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Rialzo intorno all'1,5% per la matricola EuroGroup Laminations, seconda Ipo in Europa del 2023, dopo un balzo che l'ha portata in mattinata a oltre +7%.

Deboli le banche, come in Europa. Tiene BPER (BIT:EMII) (+0,5%), mentre INTESA SANPAOLO (BIT:ISP) e UNICREDIT (BIT:CRDI) perdono più dell'1%; tra i finanziari particolarmente deboli NEXI (BIT:NEXII) e FINECOBANK (BIT:FBK), che cede il 3,8% nonostante il miglioramento del target price da parte di Citigroup (NYSE:C). Perde quasi il 5% MPS (BIT:BMPS) dopo lo strappo al rialzo di ieri.

Ancora in calo TELECOM (BIT:TLIT) dopo la recente corsa.

Giù il lusso, come nel resto d'Europa.

Affonda ILLIMITY, che cede il 7% circa dopo i conti e il taglio della guidance: la banca ha detto di aspettarsi per il 2023 un utile netto di 100 milioni, contro i 140 del piano industriale, sottolinea Banca Akros che aveva una stima di 113 milioni.

(Claudia Cristoferi, editing Sabina Suzzi)

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