(Reuters) - Le borse europee sono poco mosse, con gli investitori che osservano la prima mobilitazione della Russia dalla Seconda guerra mondiale e attendono un probabile terzo aumento dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve nel corso della giornata.
Intorno alle 11,05 l'indice STOXX 600 è in rialzo dell'1,5%, segnando un rimbalzo dopo aver toccato il livello più basso dall'inizio di luglio.
Il calo dello 0,7% dell'indice del settore tech, sensibile ai tassi, è compensato dai guadagni dei titoli energetici e minerari. Gli indici sono saliti di circa l'1,5% ciascuno grazie all'aumento dei prezzi del petrolio e di altre materie prime in seguito alla notizia della mobilitazione russa. [O/R] [MET/L]
Anche i titoli della difesa hanno offerto un certo sostegno. RHEINMETALL, LEONARDO, THALES e BAE SYSTEMS registrano guadagni tra il 5,4% e il 10,5%.
Il presidente russo Vladimir Putin ha ordinato una parziale mobilitazione delle truppe russe di riserva, pari a 2 milioni di persone, in una significativa escalation del conflitto in Ucraina.
La mobilitazione ha amplificato i timori per il conflitto, che ha sollevato la possibilità di razionamenti di energia elettrica e potenziali blackout durante l'inverno, dopo che la Russia ha bruscamente chiuso i rubinetti del principale gasdotto di gas naturale della regione.
L'indice tedesco DAX registra la flessione maggiore tra gli indici continentali, con un calo dello 0,5%, dato che la potenza economica europea dipende dalla Russia per le forniture energetiche.
La Fed dovrebbe aumentare il proprio tasso di riferimento di 75 punti base nel corso della giornata, continuando la lotta aggressiva contro l'inflazione persistentemente alta. Alcuni operatori si aspettano che la banca centrale statunitense aumenti i tassi di un intero punto percentuale. [FEDWATCH]
Le azioni di FORTUM guadagnano il 14,3%, posizionandosi in cima allo STOXX 600, dopo che la Germania ha accettato di nazionalizzare Uniper acquistando la quota della società finlandese.
(Tradotto da Chiara Scarciglia, editing Stefano Bernabei)