MILANO, 12 marzo (Reuters) - Piazza Affari è ferma sui livelli di apertura in netto ribasso sui timori per l'impatto economico del coronavirus dichiarato ufficialmente pandemia dall'Oms.
Ieri il presidente Usa, Donald Trump, ha deciso di vietare tutti i voli verso l'Europa, innescando nuove paure per un impatto disastroso sull'economia globale, che hanno spinto il Dow Jones a -5,9%.
Trump, dopo una prima comunicazione confusa, ha chiarito che il divieto riguarderà solo le persone e non le merci.
Sul listino italiano le vendite sono uniformi su quasi tutti i titoli, inclusi i difensivi.
Bancari in netto ribasso. I cds sulle big Intesa Sanpaolo (MI:ISP) e Unicredit (MI:CRDI) salgono rispettivamente del 17,3 e del 19,2%, su nuovi massimi da dicembre 2018
Il risparmio gestito fa meglio del settore, con Banca Mediolanum (MI:BMED) (-1,6%) dopo che il ceo Massimo Doris ha acquistato 80.000 azioni al prezzo di 5,85 euro; Finecobank (MI:FBK) -2,1%.
Positiva in controtendenza UnipolSai (MI:US) (+0,25%) dopo che Kepler ha alzato il giudizio a 'buy' da 'hold', nonostante la crisi.
Telecom Italia (MI:TLIT) (TIM) cala con il mercato e segna nuovi minimi record. Equita, che indica un target price a 64 cents, parla di grande interesse per i numerosi progetti in corso, dalla rete al Brasile, che più che compensano la revisione organica, -2% per l'Ebitda 2020. Ma gli investitori restano scettici.
Atlantia (MI:ATL) (-9%) è ancora tra le peggiori dell'indice FTSE Mib, dopo aver recuperato dai minimi ieri nel finale. Il mercato resta preoccupato per gli oneri legati a quello che ormai considera inevitabile, cioè un cambio di assetto del gruppo dopo il crollo del ponte Morandi. Equita stima un impatto del virus high-single digit sul traffico nel 2020.
CNH Industrial (MI:CNHI) torna tutto sommato in linea con il mercato dopo le vendite dell'apertura che l'hanno spinta a perdere fino a oltre il 10%, sull'annuncio che dove necessario chiuderà provvisoriamente le sedi produttive in Italia, per consentire l'adozione di misure di sicurezza addizionali per il contrasto del coronavirus.
Juventus (MI:JUVE) -6%, tutto sommato in linea con l'indice, dopo che il calciatore Daniele Rugani è risultato positivo al test del coronavirus, anche se asintomatico.
Diasorin (MI:DIAS) perde il 3,9% dopo i recenti rialzi e dopo l'annuncio che le potenzialità per il test molecolare per l'identificazione rapida del coronavirus Covid-19 sono pari a 5-10 milioni di euro al mese.
Tra i sottili Lazio e AS Roma sono i peggiori del listino con un ribasso a doppia cifra. Proseguono il ribasso dopo la sospensione del campionato di serie A.
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(Stefano Rebaudo, in redazione a Milano Gianluca Semeraro)