MILANO, 21 aprile - Indici in profondo rosso a Piazza Affari e, più in generale, anche sugli altri mercati europei, colpiti dal crollo senza precedenti dei prezzi del petrolio che sta proseguendo anche oggi. Negativa anche Wall Street.
Ieri il futures sul petrolio Usa ha perso circa 40 dollari e per la prima volta nella storia si è portato in territorio negativo, segnato da una domanda in caduta libera per gli effetti della pandemia e nello specifico a seguito dell'eccesso di materia prima degli stoccaggi americani.
Oggi il greggio Usa West Texas Intermediate (contratto giugno) recupera circa il 26% a circa 15 dollari, mentre il Brent cede il 20% circa a 20,5 dollari.
Si allarga anche lo spread del rendimento fra i titoli decennali italiani e tedeschi, intorno a 153 punti base, in attesa del Consiglio europeo di giovedì che, secondo fonti Ue, non prenderà una decisione finale sul 'recovery fund' per affrontare l'emergenza del coronavirus che sta colpendo gli Stati della Ue.
Il mercato resta intanto attento a ogni indicazione sul prossimo riavvio delle attività economiche. Il premier Conte ha detto questa mattina che svelerà entro la settimana il piano per la riapertura dopo il lockdown da coronavirus, che dovrà essere attuato su base nazionale dal 4 maggio, ma tenendo conto delle diverse situazioni territoriali.
Il crollo del greggio non lascia scampo alle società petrolifere. Eni (MI:ENI) cede il 5% in attesa anche dei risultati del primo trinestre previsti venerdì prossimo. A causa del forte calo della materia prima da inizio anno le azioni di Eni perdono oltre il 41%. Male anche le oil service, come Saipem (MI:SPMI) (-4,77%), Tenaris (MI:TENR) (-3,8%) e Saras (MI:SRS) (-5,8%), quest'ultima essendo una società di raffinazione dovrebbe avvantaggiarsi del crollo del prezzo della materia prima perchè salgono i margini, ma risente ancora dell'annuncio dello stop al dividendo. A livello uropeo il settore arretra del 3,7%.
Male anche l'automotive con Fiat Chrysler (MI:FCHA) che cede il 3% e CNH (MI:CNHI) l'1% circa, mentre è più resiliente Ferrari (MI:RACE) in crescita dello 0,10%. Pirelli (MI:PIRC) recupera dai minimi e cede lo 0,24%.
Giù anche le banche per effetto dello spread. Unicredit (MI:CRDI) arretra del 2,7%, Intesa (MI:ISP) SP del 3,2%. Spunti su Unipolsai (MI:US) che sale del 3,8%.
In deciso calo anche Leonardo (-3,7%), giù anche STM (PA:STM) (-3%) in attesa dei risultati trimestrali domani.
In controtendenza il settore healthcare, con Diasorin (MI:DIAS) stabile in attesa di sviluppi sul fronte dei test sierologici.
Infine, fra i minori strappa D'Amico (+17,6%), società attiva nel trasporto marittimo e specializzata nel mercato delle navi cisterna, sulle attese di un incremento dei noleggi per il trasporto del petrolio, alla luce del fatto che negli Usa gli stoccaggi sono pieni di materia prima non venduta perchè i consumi sono al palo a causa del coronavirus.