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Borsa Milano, indici positivi, forti Eni, Ovs, banche contrastate, venduta Nexi

Pubblicato 01.11.2021, 17:09
Aggiornato 01.11.2021, 17:18
© Reuters. La facciata della Borsa di Milano.  REUTERS/Alessandro Garofalo

MILANO (Restereste) - Piazza Affari conferma il rialzo anche nel pomeriggio, corroborata dall'avvio su nuovi record storici di S&P500 e Nasdaq a Wall Street, grazie al balzo di Tesla (NASDAQ:TSLA) e dei titoli dell'energia.

Riflettori puntati anche sul Fomc che inizia domani con la decisione della Fed sulla politica monetaria attesa mercoledì.

L'indice Ftse Mib ha rinnovato i massimi di inizio ottobre 2008.

"Seduta di generale rimbalzo, con volumi chiaramente bassi", sottolinea un trader in riferimento alla giornata festiva in Italia con le banche chiuse e attivo solo il trading ondine.

Intorno alle 16,40 il FSTE Mib guadagna l'1,1%. Volumi intorno ai 1,8 miliardi di euro.

Tra i titoli in evidenza:

Si rafforza ulteriormente ENI (MI:ENI) in salita del 2,6%, rinnovando i massimi dell'anno a 12,75 euro, pari ai livelli di fine febbraio 2020 (pre pandemia). A fare da traino al comparto il supporto del prezzo del Brent che resta sostenuto sopra 84 dollari al barile. Sulla major petrolifera influiscono anche i risultati del trimestre e la guidance per il 2021 resi noti venerdì scorso, ben sopra le attese del mercato. "I broker stanno adeguando i target price in vista anche del capital market day del gruppo sull'Ipo del business che integra retail gas&power e rinnovabili il prossimo 22 novembre", sottolinea un trader. Equita ha confermato il "Buy" alzando dell'11% il prezzo obiettivo a 15 euro.

Ben raccolte anche le oil service, come Saipem (MI:SPMI) (+2%), che però viene dalla pesante flessione della scorsa settimana a seguito dei risultati sotto le attese, e TENARIS (MI:TENR) (+2,7%).

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Volatile Stm (PA:STM) che ritorna a salire dell'1% in scia del nuovo record del Nasdaq. Il titolo è reduce dai conti trimestrali di fine settimana scorsa. Oggi c'è stato il declassamento a "neutral" da "buy" da parte di Citigroup (NYSE:C), che ha però alzato il target price a 45 da 41 euro.

Spunti al rialzo per Atlantia (MI:ATL) (+1,4%) e Interpump (MI:ITPG) (+1,3%).

Acquisti sul settore bancario anche se le tensioni sui rendimenti dei titoli di stato con lo spread sopra i 133 punti base rispetto al decennale tedesco iniziano a farsi sentire sulla performance del comparto. Bene Banco Bpm (MI:BAMI) in salita dello 0,7%, mentre è di nuovo venduta Bper (MI:EMII) in flessione dello 0,66% che si aggiunge al crollo di venerdì. Forte Intesa Sanpaolo (MI:ISP) con un rialzo intorno all'1,5%, Unicredit (MI:CRDI) cede lo 0,8%. Unipol (MI:UNPI), che indiscrezioni stampa danno come possibile interessato a Mps (MI:BMPS), sale di 1%.

Nuovo scivolone per Nexi (MI:NEXII) in calo del 2,75%, già penalizzata la scorsa settimana a seguito del crollo in Borsa a Parigi di Worldline.

Spunti su Mediaset (MI:MS) che registra un balzo del 3,2% poco sotto i massimi di seduta.

Fuori dal paniere, in denaro Juventus (MI:JUVE) a +2,2% nonostante l'andamento deludente in campionato. In lieve calo la Roma (-0,4%).

Ancora vendite su Piaggio in flessione dello 0,9% post risultati deboli a livello operativo a causa di costi più elevati e con la guidance per l'anno più bassa delle attese, scrive Equita nel daily.

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Infine, molto forte Ovs in salita del 4,2%. Un trader cita la sottoscrizione del bond legato alla sostenibilità lanciato dalla catena di negozi retail che ha già superato l'ammontare previsto.

(Giancarlo Navach, in redazione a Roma Stefano Bernabei)

Ultimi commenti

I titoli maggiori crrsco o negli utili ma calano nel valore e nelle quotazioni Qualcosa non porta nella borsa italiana..Chi investe in titoli seppur nel rischio lo fa per accrescere il proprio investimento secondo regola, ma ttanne eventi straordinari la borsa italiana inchiodata o in calo rispetto ai fondamentali e il loro valore reale ma pare che anche alla politica italica interessa poco questa distorsione...Negli altri paesi la situazione non è così estremizzata e per lo più negativa nel complesso della finanza generale al di là del governo dei migliori...e si vede nel giotno dopo giorno nel costo della vita e nello stallo dei salari e felle pensioni...Mahhhh
la settimana passata dopo una decina di giorni di piccoli rialzi i signori della borsa italiana hanno azzerato tutto,anzi hanno ridotto la crescita con robusti realizzi sui maggiori titoli...Chissà a cosa li porterà questo modo di gestire i grandi numeri della finanza italiana..un passo avanti e tre indietro ....mahhh
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