MILANO (Reuters) - Piazza Affari archivia in lieve calo una seduta ingessata dall'attesa per l'annuncio della Fed sui tassi, in arrivo tra poco più di un'ora.
I mercati danno per scontata una conferma ma l'attenzione sarà rivolta in particolare a eventuali indicazioni sulle mosse future dell'istituto centrale, per capire tempistica e dimensione dei prossimi aumenti.
Il rialzo del greggio sostiene il settore petrolifero in tutto il vecchio continente mentre i bancari sono il comparto più debole a livello europeo, con cali particolarmente pronunciati per Deutsche Bank e UBS dopo i commenti pessimistici dei rispettivi AD.
** L'indice FTSE Mib chiude in ribasso dello 0,18% e l'Allshare perde lo 0,13%. Volumi nel finale intorno a 2,2 miliardi di euro.
** In Europa il benchmark FTSEurofirst 300 è praticamente piatto e anche a Wall Street gli indici oscillano intorno alla parità.
** Il paniere dei bancari italiani cede l'1,3%, in linea con il settore europeo. MPS (MI:BMPS), affossata ieri dalla notizia che il ministero dell'Economia potrebbe salire attorno al 7% e diventare il primo azionista con il pagamento degli interessi residui sui Monti Bond in azioni e non per contanti, è sostanzialmente piatta.
** Tra le popolari BANCO POPOLARE (MI:BAPO) lascia sul terreno il 3,3% e POP MILANO cede un ben più modesto 0,3% mentre crescono i timori che la fusione possa naufragare, scenario che penalizzerebbe maggiormente l'istituto veronese.
** Ben intonata FIAT CHRYSLER con un balzo del 2,5%, in sintonia con le controparti del vecchio continente dopo i dati sulle immatricolazioni di febbraio in Europa.
** La ripresa delle quotazioni del greggio avvantaggia il comparto, con ENI (MI:ENI) in crescita dell'1,3% e il settore oil&gas europeo dell'1,8%.
** Ben raccolta FINMECCANICA (MI:SIFI) (+2%) in attesa dell'approvazione dei risultati 2015.
** MAIRE TECNIMONT accelera dopo la diffusione dei conti e chiude con un progresso del 6,9%.
** Tra le small cap brilla SEAT (+7,7%) dopo i risultati pubblicati ieri sera a borsa chiusa.