MILANO (Reuters) - Piazza Affari inizia la settimana con gli indici quasi invariati. Sul mercato prevale al momento un clima attendista alla luce anche della festività del mercato nipponico e degli importanti dati sull'inflazione questa settimana, con i CPI degli Stati Uniti e della Cina, oltre che di Tokyo.
L'indice dei prezzi al consumo core del Giappone è atteso domani, venerdì sarà la volta di quello cinese, ma prima, giovedì, sarà l'inflazione Usa a tenere banco, con gli investitori che contano su un aumento di quella core dello 0,2% su base mensile e un calo del ritmo annuale al 3,8%, un livello che non si vedeva dalla metà del 2021.
A pesare sull'andamento dei mercati anche le crescenti tensioni geopolitiche dopo che gli attacchi al trasporto nel Mar Rosso stanno facendo aumentare i costi di spedizione in Europa, mentre il conflitto israeliano contro Hamas minaccia di espandersi anche in Libano.
Intorno alle 9,30 il Ftse Mib è in frazionale calo dello 0,04%.
Spunti su Amplifon (BIT:AMPF) che balza del 2,5%, premiato dalla decisione di Morgan Stanley (NYSE:MS) di alzare il rating a 'overweight' da 'equal weight', con target price a 35 euro da 30 euro.
Per contro il calo del prezzo del greggio di oltre l'1%, a seguito del drastico taglio ai prezzi da parte del principale esportatore, l'Arabia Saudita, pesa su Eni (BIT:ENI) che arretra dell'1,4%. Vendute anche Saipem (BIT:SPMI) in calo dell'1% circa e Tenaris (BIT:TENR) in flessione dello 0,45%.
I dati sulla raccolta di dicembre fanno bene ad Anima (BIT:ANIM) in crescita dell'1,2%. Stesso effetto anche per Banca Mediolanum (BIT:BMED) a +0,9%.
(Giancarlo Navach, editing Claudia Cristoferi)