MILANO (Reuters) - Indici poco mossi a Piazza Affari in una seduta non più influenzata dai risultati societari.
A Milano sospiro di sollievo dopo che venerdì l'agenzia ha confermato il rating italiano a 'BBB' con outlook stabile, come del resto indicavano la maggior parte dei pronostici. Il focus si sposta ora su Moody's, il cui giudizio arriva venerdì.
Oggi a livello di dati macro l'agenda è scarna, mentre domani dagli Usa i numeri chiave saranno quelli sulle vendite al dettaglio e sulla produzione industriale.
Positivi i futures sugli indici Usa sull'ottimismo che il Congresso Usa troverà un accordo per alzare i limiti del debito federale.
Intorno alle 12,45 l'indice FTSE Mib sale dello 0,12%. Volumi pari a poco sopra 500 milioni di euro.
Tra i titoli in evidenza:
Rallenta il settore bancario: BPER (BIT:EMII) arretra dello 0,7%, le big INTESA SANPAOLO (BIT:ISP) e UNICREDIT (BIT:CRDI) dello 0,3% e BANCO BPM (BIT:BAMI) dello 0,5%.
Raccolta SARAS (+0,5%) dopo che venerdì scorso il socio Trafigura ha reso noto di essere salito al 12,46% del capitale della società di raffinazione. Nel complesso piatto l'andamento del settore oil.
Cancella il rialzo iniziale la JUVE dopo la vittoria ieri e il consolidamento del secondo posto in classifica, mentre LAZIO (BIT:LAZI) arretra dell'1,4% dopo aver pareggiato in casa con il Lecce venerdì sera, scivolando al quarto posto in Serie A e complicando la corsa per ottenere un posto in Champions League la prossima stagione.
Fuori dal paniere strappa MARR in crescita dell 13% sui massimi da maggio 2022 dopo l'upgrade di Equita a "Buy" a seguito dei risultati del trimestre "ben sopra le attese e visibilità in aumento. Abbiamo alzato le stime sull'utile per l'anno fiscaledel 12% e il prezzo obiettivo +24%", si legge nel daily. Anche Mediobanca (BIT:MDBI) Securities scrive che la società sta andando verso un valore di Ebitda pre pandemia.
Si rafforza RECORDATI (BIT:RECI) (+3,7%) dopo la trimestrale giovedì scorso e la una revisione al rialzo delle stime sul 2023.
Su DOVALUE non si arresta anche oggi il flusso in vedita. Il titolo cede il 6% ed è in rosso da ben sei sedute consecutive, su nuovi minimi storici, con i broker che stanno rivedendo le stime dell'anno dopo il trimestre deludente.
Vendute PIRELLI (BIT:PIRC) a -1,4% e TIM (BIT:TLIT) a -1,25%.
(Giancarlo Navach, editing Andrea Mandalà)