MILANO (Reuters) - Piazza Affari è poco mossa in una seduta senza direzione e in un mercato che a livello europeo sembra aver preso una posizione attendista sugli sviluppi della questione dazi.
Restano sotto i riflettori le mosse del governo italiano sul fronte della spesa pubblica e le possibili implicazioni sul rating sovrano dell'Italia.
Alle 13,10 l'indice FTSE MIb cede lo 0,02%, l'All Share lo 0,1%. Volumi a un miliardo.
L'indice europeo FTSEurofirst segna +0,12%.
** Il settore bancario fa peggio del resto d'Europa, nonostante oggi lo spread tra Btp e Bund non mostri segni di voler allargarsi ulteriormente. La differenza di rendimento resta però intorno a 250 punti, ben oltre i livelli di inizio maggio, quando era a 120 punti. L'indice settoriale italiano perde l'1,31%. In Europa il comparto segna -0,5%. Le big UNICREDIT (MI:CRDI) e INTESA SP registrano ribassi compresi tra 1 e 2%.
** In buon rialzo le azioni del settore energia, con il prezzo del greggio che sembra ben intonato, dopo la richiesta degli Stati Uniti agli importatori di interrompere gli acquisti dall'Iran. TENARIS (MI:TENR) e SAIPEM (MI:SPMI) salgono di oltre il 2%.
** TELECOM ITALIA (MI:TLIT) riduce il ribasso nella mattinata, ma dopo aver toccato un nuovo minimo da ottobre 2013 con attività intensa, nei primi minuti di scambi.
** MEDIASET (MI:MS) senza spunti dopo l'assemblea che conferma Fedele Confalonieri come presidente.
** Migliore del listino CLASS EDITORI, in rialzo di oltre il 10%, dopo il varo del nuovo piano industriale 2018-2021, ma il titolo resta poco liquido.
((Redazione Milano,reutersitaly@thomsonreuters.com, Reuters messaging: stefano.rebaudo.reuters.com@reuters.net)) Per una panoramica su mercati e notizie in lingua italiana con quotazioni, grafici e dati, gli abbonati Eikon possono digitare nel Search Box di Eikon la parola "Pagina Italia" o "Panorama Italia"