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Borsa Milano positiva in attesa Bce, bene Stellantis, Stm, realizzi su Bper

Pubblicato 16.12.2021, 14:07
© Reuters. Una donna davanti l'ingresso della Borsa di Milano. REUTERS/Flavio Lo Scalzo

MILANO (Reuters) - Piazza Affari conferma a metà giornata la buona intonazione iniziale, in attesa, come le altre borse europee, delle decisioni della Bce e della BoE sulla politica monetaria.

Le indicazioni date ieri dalla Fed, che ha di fatto velocizzato la tempistica dell'irrigidimento monetario alla luce di un'economia prossima alla piena occupazione, "hanno spinto i mercati verso l'azionario e le big cap più cicliche", sottolinea un trader che sottolinea i toni ottimistici di Powell sulla forza dell'economia Usa.

La banca centrale norvegese ha intanto alzato stamani il tasso d'interesse di riferimento, come nelle attese.

Intorno alle 12,25 l'indice FTSE Mib è in rialzo dell'1%.

Tra i titoli in evidenza:

In luce il settore auto, tra i migliori in Europa insieme a quello tecnologico. Stellantis avanza di 3%, Cnh (MI:CNHI) di 1,9%. "E' un movimento di settore che riguarda tutta Europa e che parte da aspettative più rassicuranti sulla produzione nonostante la carenza di chip", dice il trader. Secondo un consulente della Corte di Giustizia Ue, inoltre, l'imposizione Ue a Fiat Chrysler (MI:STLA) di pagare 30 milioni di euro in tasse arretrate al Lussemburgo sei anni fa dovrebbe essere respinta.

Stm (PA:STM) - salita fino a +3% nei primi scambi e ora +2,3% - beneficia della corsa dell'indice Usa di settore Philadelphia Semiconductor e dei conseguenti guadagni dei concorrenti asiatici. In più, Moody's ha alzato il rating a lungo termine sul gruppo italofrancese a Baa2 da Baa3, con outlook stabile da positivo. JP Morgan (NYSE:JPM) vede un alto potenziale di crescita in borsa per il settore dei semiconduttori nel 2022 grazie alle attese di incremento di ricavi e utili.

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In controtendenza Telecom Italia (MI:TLIT), che perde l'1,3% dopo il terzo profit warning in un anno annunciato ieri sera. "Il titolo non perde di più perché il taglio delle stime era ampiamente atteso", commenta un operatore. "La revisione è molto pesante", scrive Equita nel suo report giornaliero. "Con questi numeri ci sembra difficile per il Cda non considerare con grande attenzione l'offerta di Kkr".

Tra banche mediamente positive, spicca Banca Profilo (+2,8%) per la quale, secondo Mf, sarebbero giunte all'azionista di controllo due offerte per una quota intorno al 30%, sotto la soglia d'Opa.

I realizzi colpiscono Bper (MI:EMII) (-1,6%) e sfiorano Carige (MI:CRGI_old) (-0,3%) dopo il balzo della vigilia sull'annuncio da parte della banca emiliana di un'offerta non vincolante per l'istituto ligure. Vanno meglio Intesa Sanpaolo (MI:ISP) (+1,7%) e Unicredit (MI:CRDI) (+0,5%), ieri trascurate.

Bene anche Generali (MI:GASI) (+0,8%), in linea con il comparto europeo, all'indomani di un piano strategico che non ha scaldato il mercato. Secondo Berenberg, le valutazioni del mercato sui nuovi target subentrano a quelle di tipo più speculativo che avevano sostenuto la forte crescita del titolo nel corso dell'anno.

L'apprezzamento del petrolio aiuta il comparto energetico con Eni (MI:ENI) +1,5% e Tenaris (MI:TENR) +1,6%.

Scivola Diasorin (MI:DIAS) (-1%), indicata da Jefferies tra i titoli che potrebbero sottoperformare nel 2022.

Piccolo rimbalzo per Ovs dopo il tonfo di ieri a causa delle prese di profitto.

Nel lusso continua a guadagnare terreno Cucinelli (MI:BCU) (+3,5%) dopo il recente, ulteriore incremento della guidance sui ricavi 2021.

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Balza del 5% DoValue (MI:DOVA), sostenuta da un quadro grafico positivo e da buoni fondamentali, sostiene un trader.

(Claudia Cristoferi, in redazione a Milano Sabina Suzzi)

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