MILANO, 22 aprile - Seduta di generale rimbalzo a Piazza Affari e sui mercati azionari europei, che necessita tuttavia di conferme dall'avvio di Wall Street nel pomeriggio. Ieri si è registrato un pesante scivolone, innescato dal nuovo calo del prezzo del petrolio a causa del crollo dei consumi per la chiusura delle aziende di numerosi Paesi mondiali in piena emergenza sanitaria, mentre il Brent oggi mostra timidi segnali di ripresa.
Resta sempre elevata la forbice dello spread del rendimento fra i titoli di Stato decennali italiani e tedeschi, intorno a 262 punti base, in attesa del Consiglio europeo di domani. Se non si giungerà a una soluzione definitiva -- come affermato ieri dallo stesso premier Giuseppe Conte -- gli Stati membri faranno comunque dei passi in avanti sulla questione del cosiddetto 'Recovery Fund'.
"Il mercato sta rientrando dal forte ipervenduto di ieri e si muove in attesa sia della riunione di domani a livello di capi di governo europei sia della pronuncia di S&P sul debito sovrano italiano venerdì", osserva un trader.
Tentano il recupero i titoli del settore petrolifero con il Brent che sta risalendo dai minimi riportandosi sopra i 19 dollari al barile. Eni (MI:ENI) sale del 2% dopo il tonfo di ieri in attesa anche dei risultati del primo trimestre previsti venerdì. A causa del forte calo della materia prima da inizio anno le azioni di Eni perdono oltre il 40%.
Fra le oil service, Saipem (MI:SPMI) cresce dello 0,7% in vista della trimestrale domani, Tenaris (MI:TENR) positiva (+1,2%), mentre continua a essere negativa (-2,25%) Saras (MI:SRS), che risente ancora dell'annuncio dello stop al dividendo.
Brilla la minore D'Amico che, dopo il balzo di oltre il 17% di ieri, oggi sale di un altro 15%. La società, attiva nel trasporto marittimo e specializzata nel mercato delle navi cisterna, si avvantaggia della prospettiva di un incremento dei noleggi per il trasporto o deposito del petrolio in alto mare, considerando che negli Usa gli stoccaggi sono pieni di materia prima non venduta perché i consumi sono al palo a causa del coronavirus.
Molto forte STM (PA:STM) (+7,2%) dopo i risultati del primo trimestre che vedono un miglioramento degli utili e dei ricavi, anche se questi ultimi sono di circa il 5% inferiori alle attese della società di inizio anno a causa dell'epidemia Covid-19. Il titolo risente in positivo anche dei risultati della concorrente Usa Texas Instruments.
Fra le banche, Unicredit (MI:CRDI) cedente dopo l'annuncio che svaluterà crediti per 900 milioni di euro nel primo trimestre a causa del Covid-19, mentre Intesa Sanpaolo (MI:ISP) sale dell'1%.
Spunti in particolare su Finecobank (MI:FBK) in salita del 5,6%. Oggi Kepler Cheuvreux ha alzato il prezzo obiettivo a 10,5 euro da 9,7 euro precedente. Il broker Equita ritiene Finecobank "una società con un business model vincente, stabile e sostenibile ad un prezzo ragionevole" e ha portato la raccomandazione a "buy" con un target in crescita del 10% a 11 euro. Denaro anche su un altro titolo dell'asset management come AZIMUT (MI:AZMT), in salita del 3%.
Venduto il settore industria, con Leonardo in flessione del 2,45%. Ma va male anche Pirelli (MI:PIRC) (-1%) dopo il forte calo delle ultime sedute.
Bene il lusso con Tod's (MI:TOD) in crescita del 2% circa, Brunello Cucinelli (MI:BCU) in miglioramento dell'1%.
Sempre ben raccolto, infine, il settore healthcare, con Diasorin (MI:DIAS) che balza del 3,3% in attesa di sviluppi sul fronte dei test sierologici e della decisione del governo sull'aggiudicazione dell'appalto, mentre la Lombardia partirà domani.