MILANO (Reuters) - Piazza Affari prova a rialzare la testa dopo il tracollo della vigilia in scia al movimento di rimbalzo di Wall Street e, in parte anche delle borse asiatiche.
Dopo il risveglio shock nella mattinata di ieri sulle notizie dell'invasione dell'Ucraina e la conseguente pioggia di vendite sul mercato senza mezze misure, gli investitori cercano oggi un approccio più razionale allo scenario di guerra nonostante le notizie sul fronte, con le truppe russe in avanzata verso la capitale Kiev, continuino a tenere sempre alta la tensione.
Si valuta l'impatto delle sanzioni contro la Russia e le reazioni delle banche centrali, con la consapevolezza, per quanto riguarda l'impatto delle sanzioni della maggiore fragilità dell'Europa, che ha legami più stretti con la Russia, rispetto agli Stati Uniti.
In un mercato che comunque resta volatile, intorno alle 10,00 il FTSE Mib annulla i primi guadagni e viagga intorno alla parità dopo un calo del 4,1% ieri.
Tra i titoli in evidenza:
I bancari falliscono il timido tentativo di rimbalzo e tornano in terreno negativo contribuendo a zavorrare l'indice principale di Piazza Affari.
MedioBanca perde oltre il 4%, Intesa Sanpaolo (MI:ISP) il 2,3%, Banco Bpm (MI:BAMI) l'1,7%. Dopo i primi tentativi di resistenza si accoda al trend anche UniCredit (MI:CRDI), già ieri bersagliata dalla vendite per la sua esposizione alla Russia, in calo dell'1,8% circa.
Nel lusso Moncler (MI:MONC) sale dello 0,8% circa dopo i risultati sopra la attese annunciati ieri a mercati chiusi. Gli analisti sottolineano anche i messaggi incoraggianti offerti dal management sul fronte dell'outlook.
Sempre in tema trimestrali, poco mossa InWit in leggero calo dello 0,1%
Con i prezzi di energia e petrolio sempre sostenuti dalle tensioni geopolitiche, gli acquisti continuano a concentrarsi sui titoli del settore. ENI (MI:ENI) sale dello 0,8% circa. Meglio le utilities come HERA (MI:HRA), TERNA (MI:TRN) e A2A (MI:A2), Italgas (MI:IG) con guadagni dall'1,6% al 2,3%.
Forte Leonardo (+2,3%) attiva nella difesa, e che in borsa beneficia dei venti di guerra. Ieri Airbus ha siglato un contratto con l'organizzazione per la cooperazione in materia di armamenti (OCCAR) per la costruzione del drone militare europeo Euromale a cui partecipa Leonardo.
(Andrea Mandalà, editing Stefano Bernabei)