MILANO, 22 giugno (Reuters) - Piazza Affari, partita in netto calo in scia anche agli altri mercati europei, ha poi recuperato terreno. Nella seduta stanno comunque prevalendo i realizzi dopo che la scorsa settimana si è chiusa con gli indici in deciso rialzo. Sui mercati restano sempre i timori di un ritorno di casi di coronavirus negli Stati uniti e, in particolare, in Germania che potrebbero mettere a rischio la ripresa delle economie.
"Stamani a preoccupare era il dato sul nuovo focolaio in Germania, ma evidentemente, dopo un primo sbandamento, i mercati hanno voglia di continuare a salire", osserva un trader.
In Borsa, oggi, inoltre, pesa anche lo stacco cedole di numerose società con un impatto dello 0,312% sull'andamento dell'indice.
Lo spread di rendimento fra i titoli di Stato decennali italiani e tedeschi è invariato intorno ai 178 punti base, così come sul fronte delle materie prime il greggio si mantiene sopra i 42 dollari al barile fra segnali di una graduale ripresa della domanda e la promessa da parte dei produttori petroliferi di realizzare i tagli alle forniture.
Poco mosse le banche, settore al centro di una intensa volatilità in questa fase di mercato. Le big Intesa Sanpaolo (MI:ISP) e Unicredit (MI:CRDI) si muovono in lieve rialzo dopo un avvio piuttosto pesante. Positiva, invece, Mediobanca (MI:MDBI) in salita dell'1,1%. Stabile Mps (MI:BMPS), mentre sono in profondo rosso sia Bper (MI:EMII) (-2,4%), che da oggi esce dall'indice delle principali blue chip, sia Ubi (MI:UBI) (-1,4%) in attesa che Consob approvi il documento di offerta per l'Ops di Itensa la prossima settimana.
Ripiega dopo un avvio forte e il debutto boom di venerdì scorso, Gvs, l'azienda bolognese attiva nella fornitura di soluzioni di filtrazione e di mascherine industriali. Il titolo cede lo 0,6% dopo avere toccato un nuovo massimo storico a 10,62 euro rispetto al prezzo di Ipo di 8,15 euro.
Ripiega il comparto oil. Eni (MI:ENI) cede lo 0,9%, Saipem (MI:SPMI) lo -0,7%.
Denaro anche su Tim (MI:TLIT) in crescita dello 0,7%, bene anche Poste Italiane (MI:PST) in aumento del 2,8%.
Forte balzo per Interpump (MI:ITPG) (+5,6%) che festegge l'ingresso nel Ftse Mib insieme a Inwit (-1,5%). Venduta, invece, Ferragamo (MI:SFER) (-0,6%) che lascia il principale indice di Borsa Italiana.
Debole Atlantia (MI:ATL) (-0,3%) in attesa di capire come evolverà il contenzioso con il governo sulle concessioni autostradali, che dovrebbe trovare una conclusione entro fine giugno. Fa peggio Autogrill in flessione dell'1%.
Giù anche oggi Safilo (MI:SFLG) in calo del 2% circa dopo lo stop con la casa di moda Max Mara del contratto di licenza per le collezioni da sole e da vista, che nel 2019 ha generato il 2% delle vendite di Safilo.