9 novembre (Reuters)- Andamento negativo per i principali listini asiatici, penalizzati dai positivi dati sull'occupazione negli Stati Uniti che alimentano le attese su un imminente rialzo dei tassi da parte della Federal Reserve a dicembre.
Il mese di ottobre ha registrato 271.000 occupati in più, facendo scendere il tasso di disoccupazione al 5%, il livello più basso da sette anni e mezzo.
L'indice MSCI (MIAPJ0000PUS) perde oltre l'1%. Tokyo (N225) ha chiuso in rialzo di quasi il 2% sospinto dall'indebolimento dello yen rispetto al dollaro.
Il rialzo del biglietto verde penalizza le commodity e colpisce in particolare SYDNEY (AXJO), che cede quasi il 2% e registra la peggiore performance dal 2 ottobre scorso. Nel comparto minerario arrivano a perdere tra il 6 e l'8% Newcrest Mining (AX:NCM), Regis Resources (AX:RRL), Evolution Mining (AX:EVN) e Northern Star Resources (AX:NST).
Il rafforzamento del dollaro penalizza anche il won e spinge SEUL (KS11) a perdere lo 0,8%, risultato peggiore dall'8 ottobre scorso.
SHANGAI balza invece dell'1,6%. A spingere il mercato è la ripresa dei processi di quotazione, interrotti a luglio nel tentativo di limitare il crollo azionario registrato quest'anno.