18 maggio (Reuters) - Le borse dell'area Asia-Pacifico aprono la settimana generalmente in calo, o piatte, con il dollaro vicino ai minimi da quattro mesi contro le principali valute dopo che i dati macro di venerdì hanno incrementato dubbi sulla ripresa nonostante i record degli indici a Wall Street.
Intorno alle 8,45 italiane l'indice Msci dell'area Asia-Pacifico, che non comprende Tokyo, scende dello 0,62%.
L'indice giapponese Nikkei ha chiuso la seduta a +0,8%.
I mercati cinesi oscillano tra il calo più contenuto di SHANGHAI e le più marcate perdite di HONG KONG in vista di una nuova ondata di offerta di azioni in arrivo sul mecrato questa settimana. Prada in leggera flessione.
In spolvero l'indice della 'new economy' ChiNext che guadagna oltre il 4% dopo che la Consob cinese ha negato indiscrezioni stampa secondo cui l'autorità avrebbe fatto pressione sui gestori di fondi affinché riducano l'esposizione all'indice.
Chiude in calo SIDNEY appesantito dai bancari per i timori sulla distribuzione di dividendi; preoccupa anche la capacità produttiva del gigante minerario BHP Billiton dopo la scissione societaria e il titolo zavorra l'indice principale.
MUMBAI si trova in territorio leggermente positivo così come TAIWAN che chiude a +0,3% grazie ai titoli tecnologici tonici dopo due sedute con il segno meno, pur con guadagni limitati dai dati Usa deboli.
Chiusura a +0,3% anche per SEUL.