(Reuters) - L'indice STOXX scambia poco mosso oggi, con gli occhi puntati sui negoziati per la Brexit. L'indice si prepara ad archiviare il miglior mese nella propria storia, sulle speranze di minori restrizioni per contenere la pandemia e di un vaccino contro il Covid-19.
Dopo aver ripreso sabato le trattative in presenza, gli investitori attendono novità da una chiamata tra il primo ministro britannico Boris Johnson e la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen.
La telefonata potrebbe essere l'ago della bilancia, tra il raggiungimento di un accordo commerciale e il collasso delle trattative, quando mancano cinque settimane alla scadenza definitiva.
L'indice blue-chip londinese sovraperforma gli altri indici della zona, guadagnando lo 0,2% sulla scia dei settori healthcare e manifatturiero.
Anche se i promettenti dati sull'attività manifatturiera in Cina alimentano le speranze di una ripresa economica mondiale, non hanno influenzato l'indice paneuropeo STOXX 600, dopo l'incremento di quasi il 15% finora a novembre.
Il mese di novembre ha visto forti guadagni, grazie ai promettenti risultati degli studi sui principali candidati a un vaccino contro il coronavirus, oltre alle speranze di maggiore stabilità nella politica commerciale statunitense con la vittoria di Joe Biden alle elezioni presidenziali.
L'indice francese CAC 40 è in rialzo di quasi il 22% su base mensile, lo spagnolo IBEX e l'italiano MIB guadagnano entrambi circa il 25%. Gli indici blue-chip in Germania e nel Regno Unito salgono di oltre il 14%.
"Il mercato si è mosso molto aggressivamente questo mese, e non c'è niente che può causare un ulteriore notevole rally", commenta Connor Campbell, analista finanziario di Spreadex.
Soffre il settore energetico, in ribasso dell'1,7%, con Total SE, BP (LON:BP) e Royal Dutch Shell in calo insieme ai prezzi del petrolio, in attesa del meeting del gruppo Opec+ per decidere l'estensione dei tagli all'offerta.
La banca olandese ABN Amro cede il 5,5%, dopo aver annunciato il taglio di circa 3.000 posti di lavoro entro il 2024.
(Tradotto da Redazione Danzica, in redazione a Milano Cristina Carlevaro)