MILANO, 23 maggio (Reuters) - L'azionario europeo ritraccia dopo che un calo dei prezzi del greggio ha fermato una lunga corsa dei titoli dell'energia e mentre l'incertezza sulla creazione di un governo anti-sistema in Italia pesa sull'euro.
L'indice pan-europeo STOXX 600 cala dell'1%, ritracciando dal massimo da tre mesi e mezzo toccato ieri, mentre l'indice tedesco Dax export-oriented, che solitamente trova sostegno dalla debolezza della valuta, cala dell'1,3%. Ad aggiungersi al clima negativo, i dati di maggio sulla crescita della zona euro che hanno mostrato un rallentamento più marcato delle attese.
"L’Italia continua a prendersi il centro del palcoscenico con le sue evoluzioni politiche", commenta Alessandro Balsotti, portfolio manager di JCI Capital, sottolineando come la scelta del premier e del ministro dell'Economia e la effettiva formazione di un nuovo governo piuttosto che nuove elezioni saranno i driver per gli investitori in asset italiani nelle prossime settimane.
L'indice FTSE MIB ha perso oltre 5% finora a maggio e si avvia a chiudere il peggior mese da circa due anni.
Alcuni investitori vedono comunque delle occasioni da cogliere.
Deutsche Bank (DE:DBKGn) ha alzato il suo target su Eni (MI:ENI) spiegando che le tensioni legate alla politica che hanno colpito il mercato italiano possono rappresentare una occasione di acquisto per la maggiore delle aziende quotate del Paese.
** L'indice dell'energia, che finora è quello che è salito di più in Europa, cala del 2,5% dopo che la possibilità di una maggiore produzione Opec ha spinto al ribasso i prezzi del petrolio.
Le azioni delle majors Total, BP e Royal Dutch Shell mostrano cali tra il 2 e il 2,7%, mentre Eni cala dell'1,9%.
** Marks & Spencer sale del 3,6% dopo aver riportato i risultati dell'anno.
** Banche britanniche sotto i riflettori dopo che il Financial Times ha scritto che Barclays (LON:BARC) sta guardando a possibili fusioni con altri istituti rivali, incluso Standard Chartered (LON:STAN). Fonti vicine alla banca hanno detto a Reuters che Barclays non sta guardando a potenziali merger.