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Borse europee giù dopo la Fed e la BoJ, attesa per la BoE; Dax -0,80%

Pubblicato 16.06.2016, 09:43
© Reuters. Borsa di Francoforte

Investing.com - Negativi i tabelloni dei titoli azionari europei all’apertura di questo giovedì, in seguito alla decisione della Federal Reserve e della Banca del Giappone di lasciare invariate le loro politiche monetarie, mentre continuano a pesare i timori per la Brexit, cioè la possibilità che il Regno Unito esca dall’Unione Europea.

Negli scambi della mattinata europea, l’EURO STOXX 50 scende dello 0,96%, il francese CAC 40 va giù dello 0,67%%, mentre il tedesco DAX 30 è in calo dello 0,80%.

Ieri a conclusione dei due giorni di vertice sulla politica monetaria, la Fed ha mantenuto i tassi di interesse invariati ed ha ridotto le aspettative sull’aumento dei tassi per via dei recenti dati deboli sull’occupazione.

La banca centrale USA ha inoltre abbassato le previsioni per la crescita a breve termine del PIL al 2%.

Stamane, la BoJ ha evitato di introdurre nuovi stimoli monetari ed ha sottolineato che gli effetti positivi delle misure di stimolo adottate iniziano gradualmente a vedersi nell’economia.

Intanto, i timori per la possibilità di una Brexit persistono dal momento che i recenti sondaggi mostrano un testa a testa tra favorevoli e contrari in vista del referendum del 23 giugno.

I titoli del settore finanziario sono al ribasso, con le francesi BNP Paribas (PA:BNPP) e Societe Generale (PA:SOGN) che crollano dell’1,49% e dell’1,77%, mentre in Germania Deutsche Bank (DE:DBKGn) e Commerzbank (DE:CBKG) registrano crolli del 2,84% e del 3,15%.

Tra le banche periferiche, le italiane Intesa Sanpaolo (MI:ISP) ed Unicredit (MI:CRDI) segnano un crollo rispettivamente del 2,39% e del 2,31%, mentre le spagnole BBVA (MC:BBVA) e Banco Santander (MC:SAN) crollano dell’1,60% e del 2,55%.

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Positiva Nokia (HE:NOKIA), su dello 0,59%: la compagnia ha dichiarato che prevede di superare la soglia del 95% della partecipazione nella Alcatel-Lucent (PA:ALUA) dopo aver accettato di acquisire titoli e bond tramite accordi privati per un valore totale di 139 milioni di euro.

A Londra, il FTSE 100 scende dello 0,62%, con le banche britanniche che seguono la scia ribassista delle controparti continentali, mentre gli investitori attendono la decisione di politica monetaria della Banca d’Inghilterra prevista nel corso della seduta.

HSBC Holdings (LON:HSBA) scende dello 0,81% e Lloyds Banking (LON:LLOY) segna un crollo dell’1,12%, mentre Royal Bank of Scotland (LON:RBS) e Barclays (LON:BARC) crollano rispettivamente dell’1.22% e dell’1,99%.

Negativa anche Prudential (LON:PRU), con un crollo dell’1,75%. La compagnia assicurativa è finita sotto i riflettori all’inizio della settimana dopo aver dichiarato di aver aumentato le aspettative sul futuro dell’energia rinnovabile, con un piano di investimenti da 150 milioni di euro negli impianti di pannelli solari italiani.

Il gruppo ha già una serie di investimenti sulle energie rinnovabili nel Regno Unito, incluso quello sull’energia basato sulle maree a Swansea Bay.

Sull’indice legato alle materie prime, i titoli del settore minerario sono al rialzo.
Glencore (LON:GLEN) sale dello 0,57% e Fresnillo (LON:FRES) schizza del 2,39%, mentre Randgold Resources (LON:RRS) balza del 3,40%.

Negli Stati Uniti, i mercati azionari puntano ad un’apertura in calo. I futures Dow Jones Industrial Average scendono dello 0,32%, i futures S&P 500 sono in calo dello 0,34%, mentre i futures Nasdaq 100 segnano -0,48%.

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