Di Alessandro Albano
Investing.com - Sono stati diversi i punti toccati durante l'assemblea annuale degli azionisti di Berkshire Hathaway (NYSE:BRKa), che come come ogni anno si svolge nella sede della holding d'investimento a Omaha, Nebraska, e viene considerata dagli investitori come la "Woodstock dei capitalisti".
Viste le recenti crisi delle banche regionali americane, il fondatore Warren Buffett si è soffermato sulle cause che hanno portato al fallimento di 4 banche nel giro di altrettanti mesi, con il rischio di vederne altre nelle prossime settimane.
First Republic, SVB, Signature Bank hanno tutte una causa comune: la malagestione dei bilanci da parte dei vertici delle banche stesse, e non della Fed che per cercare di abbassare l'inflazione all'obiettivo del 2% ha riportato i tassi ai livelli del 2007 con un ritmo che a molti ha ricordato l'era Volcker.
"I dirigenti dovrebbero essere puniti quando le banche che gestiscono si mettono nei guai. Altrimenti, lasciandoli impuniti si rischia di creare un precedente e passare l’esempio distorto che si può tranquillamente portare alla rovina una banca senza pagarne le conseguenze", ha detto l'oracolo di Omaha durante il suo intervento.
"Non è un messaggio da passare alle mani che orientano il comportamento dell’economia", ha aggiunto.
Buffett ha fatto l'esempio di First Republic, ora nella mani di JP Morgan (NYSE:JPM), "ignorata fino all’esplosione della crisi, che permetteva di offrire mutui non governativi garantiti a tassi fissi per importi enormi". "Una situazione folle a vantaggio della banca", ha affermato Buffett.
Opinione condivisa dallo storico braccio destro Charlie Munger, secondo il quale i banchieri "dovrebbero essere come gli ingegneri per essere definiti tali, cioè dovrebbero evitare i guai piuttosto che puntare ad arricchirsi".
"Il sistema di valori è distorto alla base della professione stessa", ha poi spiegato l'investitore, che avere "un gruppo di banchieri che cercano solo di arricchirsi non porta a cose buone".