Investing.com -- Campari (BIT:CPRI) ha chiuso il terzo trimestre dell’anno con un fatturato netto di 743,5 milioni di euro (-0,7% annuo). Un risultato al di sotto delle attese dei mercati che secondo il report di Investing.com si aspettavano un giro d’affari di 785,2 milioni per il terzo trimestre dell’anno. Nello stesso periodo l’utile del gruppo prima delle imposte è risultato pari a 135,5 milioni (-20,8%). L'Ebitda cala del 12% a 176,9 milioni mentre l'Ebit si attesta a 147,4 milioni (-16,8%).
Sulla scia della delusione, l’azienda produttrice di alcolici è crollata in Borsa Milano oggi e dopo le 12 perde oltre il 12% rispetto agli 11,06 euro della vigilia. Campari, con una capitalizzazione di mercato di 11,31 miliardi, nell’ultimo anno ha visto crescere il prezzo delle sue azioni sul FTSE MIB del 21,25%. Negli ultimi tre mesi, invece, il titolo è in calo di oltre il 20%.
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I conti dei primi nove mesi dell'anno
Per quanto riguarda i primi nove mesi del 2023, il gruppo Campari ha chiuso con vendite nette pari a 2,2 miliardi di euro (+9,8%). L'ebit rettificato si attesta a a 520,5 milioni, pari al 23,6% delle vendite nette, con una variazione totale del +5,7%. L'utile del gruppo prima delle imposte rettificato è pari a 473,8 milioni, in calo del 2%, mentre l'utile consolidato prima delle imposte è di 445,2 milioni (-1,7%). L'ebitda rettificato è pari a 601,3 milioni, in crescita del 7,8% a valore (+11,4% a livello organico), corrispondente al 27,3% delle vendite.
L'indebitamento finanziario netto al 30 settembre 2023 è pari a 1,8 miliardi, in aumento di 260,3 milioni rispetto all'anno scorso, "in quanto la generazione di cassa positiva è stata più che compensata principalmente dalle spese pianificate per gli investimenti in capacità produttiva e il pagamento del dividendo (67,5 milioni)", si legge in una nota.
Le prospettive di Campari
"Nel complesso, la nostra forte performance è continuata nei nove mesi, grazie alla dinamica positiva dei brands, in particolare aperitivi, tequila e bourbon, nonché all'aumento dei prezzi, presente su tutto il portafoglio. L'andamento rispecchia anche la prevista normalizzazione nel terzo trimestre e l'impatto delle condizioni climatiche avverse in Europa. Guardando al resto del 2023, ci attendiamo che la performance dei ricavi rifletterà la forza dei nostri brand chiave con una continua sovraperformance del settore nei principali mercati di riferimento, l'effetto prezzo positivo e la continua normalizzazione della crescita dei volumi", spiega nella nota l’amministratore delegato Bob Kunze-Concewitz.
"Su base annua, confermiamo la nostra guidance di margine Ebit rettificato stabile in percentuale sulle vendite nette a livello organico nonostante l’attuale macroambiente volatile. Nel medio termine, rimaniamo fiduciosi di continuare a realizzare una forte espansione organica del fatturato e dei margini, sfruttando il miglioramento del mix e l’allentamento dell’inflazione dei costi di produzione", conclude Kunze-Concewitz.