ROMA (Reuters) - In attesa di vedere cosa nascerà dal confronto in Europa, il governo punta ad introdurre nella legge di Bilancio per il 2018 una Web tax strutturata sul modello inglese.
La web tax italiana, riferisce una fonte governativa, assumerà come la 'diverted profit tax' britannica la forma di una ritenuta d'acconto ma con una aliquota tra l'8 e il 10% dei ricavi, ben al di sotto del 25% applicato nel Regno Unito.
La ritenuta d'acconto si applicherà a tutte le imprese che si presume che abbiano una stabile organizzazione in Italia. Spetterà poi alle società intavolare un confronto con l'amministrazione fiscale e dimostrare di essere in linea con le normative nazionali e comunitarie.
L'elusione fiscale di imprese come Google (NASDAQ:GOOGL) è da tempo all'attenzione del governo italiano, che ha posto il dossier nell'agenda del G7 finanziario di Bari. Il summit si è chiuso sabato 13 maggio con un mandato all'Ocse perché definisca 'policy options' entro marzo 2018.
La Web tax nascerà probabilmente durante l’iter parlamentare della manovra, quindi tra fine ottobre e metà dicembre.
Secondo la fonte, lo schema è ancora in discussione e sta già incontrando resistenze. Francesco Boccia, presidente Pd della commissione Bilancio, in un confronto informale con l'esecutivo avrebbe contestato il livello troppo basso delle aliquote.
Il consiglio dei ministri sulla manovra dovrebbe riunirsi lunedì 16 ottobre.
Nella legge di Bilancio entreranno anche nuove misure per aiutare le banche a smaltire i crediti deteriorati, soprattutto nell'ambito delle operazioni di cartolarizzazione, spiega la fonte.