Investing.com - Banca Carige (MI:CRGI) a picco dopo le decisioni dell’agenzia di rating Fitch e l’eccesso di vendite non permettono di far prezzo al titolo della banca. Non vanno meglio le cose dopo la riammissione, con le azioni che cedono il 10,2% per poi essere sospese di nuovo.
Oggi l’agenzia Fitch ha deciso di abbassare il rating di lungo termine e il viability rating dell’istituto genovese a CCC+. Il fallimento della banca potrebbe diventare “una reale possibilità”, spiegano gli esperti dell’agenzia, dal momento che sarà una sfida per l’istituto rafforzare il capitale, il che potrebbe portare a un intervento del regolatore”.
Pronta la risposta della banca, la quale si riserva valutazioni sull’operato di Fitch, e smentendo qualsiasi ipotesi di fallimento. Il board ritiene “doveroso precisare che nelle interlocuzioni con i Regulators non è mai stato espresso alcun riferimento a una eventuale possibilità di fallimento. Si evidenzia a riguardo che il CET1, indice che misura la solvibilità della Banca, è in linea con i requisiti previsti dalla Vigilanza".
Inoltre, Carige sottolinea come l’agenzia non abbia tenuto conto dei progressi realizzati dopo l’assemblea degli azionisti in tema di governance e di sostegno finanziario degli azionisti.
Lo stesso board della banca aveva incontrato la Bce nella giornata di ieri, con l’obiettivo di concordare un percorso per il rispetto dei requisiti sull’Overall Capital Requirement 2018, analizzando, inoltre, le prospettive future anche in vista della valutazione di possibili alleanze.