MILANO (Reuters) - Cattolica Assicurazioni, grazie alla nuova governance di cui si doterà presto, ha delle solide basi per svolgere la propria attività, mentre il coefficiente di solvibilità è tornato a livelli di piena affidabilità.
Lo ha detto il segretario generale dell'Ivass, Stefano De Polis, nel corso di un'audizione presso la commissione parlamentare di inchiesta sul sistema bancario e finanziario in merito alle recenti vicende della compagnia veronese a seguito di un'ispezione della vigilanza.
"Siamo convinti che l'azienda, rinnovata nella sua governance, presenta solide basi per l'esercizio e lo sviluppo dell'attività assicurativa", ha detto De Polis.
Il segretario generale dell'Ivass ha ricordato che l'ispezione, avviata a fine dicembre 2019, ha evidenziato "rilevanti irregolarità gestionali che trovano origine nelle serie disfunzioni della complessiva governance aziendale, con un consiglio che ha mancato di esercitare le proprie prerogative di indirizzo, gestione e controllo".
Un adeguato controllo dei rischi su operazioni riguardo alle partecipazioni e al settore immobiliare è stato posto in secondo piano rispetto alle "esigenze relazionali e di visibilità sul territorio", aggiunge De Polis, sottolineando in particolare modo il ruolo "inadeguato" svolto dal presidente della compagnia.
Ivass ha chiesto un piano di rimedio della carenze emerse e un pressoché totale rinnovo del Cda in occasione della trasformazione in Spa che l'assemblea di Cattolica ha già approvato lo scorso luglio e che diventerà operativa il prossimo 1° aprile.
Sul fronte patrimoniale, già con la prima tranche di 300 milioni dell'aumento di capitale sottoscritta da Generali (MI:GASI) a ottobre scorso, Cattolica possiede un coefficiente di solvibilità "tornato su livelli di piena affidabilità", dice De Polis specificando che attualmente la compagnia ha un Solvency del 181% circa a fronte di un minimo regolamentare del 100%.
Ivass ha chiesto, tra le altre cose, un rapido completamento della seconda tranche da 200 milioni dell'aumento di capitale, il cui termine ultimo è stato nel frattempo posticipato a fine luglio.
(Andrea Mandalà, in redazione a Milano Sabina Suzzi)