ROMA (Reuters) - Il rinnovo dei vertici della Cdp, con la sostituzione del presidente Claudio Costamagna, dell'AD Fabio Gallia e della probabile nomina di un direttore generale diverso dall'AD, potrebbe non vedere la luce con la prossima assemblea ed essere rinviato.
Lo hanno detto due fonti che stanno seguendo il dossier a pochi giorni dalla riunione dei soci, convocati per giovedì 28 in prima e il giorno dopo in seconda.
"E' possibile che venga approvato il bilancio e votate delle modifiche statutarie ma che si decida di rinviare il rinnovo del cda", ha detto una delle fonti secondo cui si sta valutando se lasciare aperta in tal caso l'assemblea, per 45 giorni, o riconvocarla ad hoc in un altro momento.
La questione sembra riguardare le posizioni di AD e Dg, la cui indicazione spetta al Tesoro, azionista di controllo, dopo che le Fondazioni hanno indicato come presidente l'ex numero uno di Mps (MI:BMPS) Massimo Tononi e due altri nomi per il cda.
Tra i nomi circolati finora per l'incarico di AD, ci sono stati il vice presidente Bei Dario Scannapieco e anche l'ex AD di Poste (MI:PST) Massimo Sarmi, per il quale è anche stata prospettata la poltrona di AD di FS oggi tenuta da Renato Mazzoncini.
Il ruolo di direttore generale, oggi tenuto dall'attuale AD Gallia, potrebbe andare a Fabrizio Palermo, attuale cfo.