Venerdì Citi ha ribadito la sua posizione positiva su BridgeBio Pharma, che si riflette in un aumento dell'obiettivo di prezzo sul titolo della società. Il nuovo target di 46 dollari, da 42, è accompagnato dal mantenimento del rating Buy. L'aggiustamento segue l'annuncio da parte di BridgeBio dei risultati finanziari del quarto trimestre e dell'intero anno 2023, insieme agli aggiornamenti sui programmi della pipeline e sulle tappe fondamentali.
Le recenti informazioni finanziarie e i progressi della pipeline di BridgeBio sono stati un punto focale per gli investitori, in particolare per quanto riguarda l'acoramidis, il suo trattamento per una condizione nota come amiloidosi da transtiretina (TTR). Citi prevede che acoramidis riceverà l'approvazione entro la data PDUFA prevista per il 29 novembre 2024. Nonostante la concorrenza, in particolare l'aggiornamento dello studio pivotale di Amvuttra, un trattamento concorrente, Citi ritiene che acoramidis sia ben posizionato per conquistare una quota significativa del mercato della TTR.
L'istituto finanziario ha inoltre sottolineato la reiterazione delle tempistiche per altri aggiornamenti significativi all'interno della pipeline di sviluppo di BridgeBio. Tra questi, il dosaggio del primo paziente di infigratinib nei bambini con ipocondroplasia, previsto per il 2024, e la pubblicazione dei risultati dello studio di Fase 3 CALIBRATE per encaleret, destinato all'ipocalcemia autosomica dominante di tipo 1 (ADH1), prevista per il 2025.
Inoltre, BridgeBio prevede di completare l'arruolamento per il suo studio BBP-418 in pazienti affetti da distrofia muscolare degli arti (LGMD) entro l'anno in corso. Questa pietra miliare fa parte dei più ampi sforzi dell'azienda per far progredire il suo portafoglio di trattamenti per le malattie genetiche, con diversi sviluppi chiave previsti nel prossimo futuro.
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