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Coronavirus: cosa consigliano gli esperti dopo stop allo short selling

Pubblicato 17.03.2020, 11:49
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Versione originale di Laura Sánchez – traduzione a cura di Investing.com

Investing.com - Belgio, Italia, Francia e Spagna vietano nuovamente lo short selling, mentre nel caso spagnolo, la CNMV estende il divieto di trading allo scoperto su futures Ibex, opzioni e CFD.

La Commissione nazionale per il mercato finanziario (CNMV) ha chiarito, infatti, che questa tipologia può essere estesa se gli effetti del virus non si sono attenuati sui mercati.

"Il divieto riguarda qualsiasi operazione su azioni o relativa a indici, comprese le operazioni a pronti, i derivati su mercati organizzati o i derivati OTC, che comporti la creazione di una posizione corta netta o l'aumento di una posizione corta preesistente, anche se infraday", aggiungono in Renta 4.

Come ribadiscono in Link Securities, "la volatilità dei mercati azionari è qui per rimanere, il che si tradurrà in forti movimenti degli indici e dei prezzi delle società, non solo verso il basso, in quanto ci saranno occasionali rialzi tecnici, ma fino a quando gli indici non scenderanno al ribasso, il rischio di assumere nuove posizioni rimarrà alto, soprattutto se queste hanno un orizzonte temporale breve".

"Molti analisti, noi compresi, continuano a raccomandare di vendere sui rimbalzi giganteschi quando si verificano. Non vediamo ancora una struttura che ci dica che tutto è successo e dubitiamo molto che possa apparire prima di una buona stagione", aggiunge José Luis Cárpatos, CEO di Serenity Markets.

A ciò si aggiunge la riduzione da parte dell'Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati (ESMA) allo 0,1% su base temporanea, contro il consueto 0,2%, la soglia minima oltre la quale gli investitori devono informare le autorità nazionali competenti delle loro posizioni corte in titoli quotati nei mercati dell'Unione Europea (UE).

Ieri l'ESMA ha già anticipato che "la misura potrebbe sostenere un'azione più severa, se necessario, per garantire l'ordinato funzionamento dei mercati dell'UE, la stabilità finanziaria e la protezione degli investitori".

In questo contesto, José Luis Cárpatos fa eco ad alcune osservazioni di Mario Kolanovic, senior strategist di JP Morgan (NYSE:JPM):

"Le strategie sistematiche hanno venduto grandi quantità di azioni e hanno raggiunto i livelli più bassi di esposizione alle azioni in questo ciclo, secondo i nostri modelli.

L'esposizione azionaria dei fondi Volatility Targeting è ora al livello più basso da quando il beta delle azioni GFC e dei CTA è affondato a picco.

Tuttavia, i nostri modelli suggeriscono che l'esposizione è probabilmente più bassa e che i CTA sono short netti, dato che i segnali di quantità di moto sono negativi nella struttura temporale dei principali indici globali (la differenza è dovuta al ritardo dei dati, alla finestra di osservazione per il calcolo della beta, al rumore di grandi movimenti in altre classi di beni, ecc.)”.

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