MILANO (Reuters) - Il colosso automobilistico italo-statunitense Fiat Chrysler (MI:FCHA) ha confermato che produrrà un milione di mascherine protettive al mese per fare la sua parte nella lotta contro il coronavirus, annunciando che le distribuirà ai servizi di emergenza del Nord America.
Fca, che sta cercando di aiutare anche l'Italia nella produzione di respiratori per i pazienti in terapia intensiva, è uno dei tanti grandi gruppi che hanno deciso di convertire la produzione per far fronte alla penuria di materiale sanitario.
"La capacità produttiva verrà installata questa settimana e la società inizierà a produrre maschere facciali nelle prossime settimane, con una distribuzione iniziale negli Stati Uniti, Canada e Messico", si legge oggi in una nota del gruppo.
Le maschere prodotte saranno destinate alla polizia, al personale medico di emergenza, ai vigili del fuoco e ai lavoratori degli ospedali e delle cliniche sanitarie.
La decisione di iniziare la distribuzione in Nord America piuttosto che in Italia, Paese d'origine dell'azienda, sottolinea il difficile equilibrio che i grandi gruppi globali devono mantenere nel valutare dove offrire aiuto in questo contesto d'emergenza.
Maschere per il viso e altri dispositivi di protezione per il personale medico scarseggiano in tutto il mondo, mentre migliaia di nuovi casi di coronavirus arrivano ogni giorno negli ospedali.
La posizione della Fiat come storico pilastro dell'industria italiana rende sensibile la questione di dove fornire aiuto, specie considerando che l'Italia è al momento il paese più colpito dal virus.
Sia Fca che il suo azionista di controllo Exor (MI:EXOR), la holding di partecipazione controllata dalla famiglia Agnelli, hanno offerto aiuto per gestire la crisi in Italia, dove sono morte già oltre 6.000 persone.
Fca e Ferrari (MI:RACE), anch'essa controllata da Exor, sono in trattativa con Siare, il maggiore produttore italiano di respiratori, per aiutare a raddoppiarne la produzione.
La famiglia Agnelli ha detto la scorsa settimana che avrebbe donato 10 milioni di euro e che le società controllate da Exor hanno acquistato 150 ventilatori e altre attrezzature mediche dall'estero, fornito veicoli per l'assistenza alle persone bisognose e sono in contatto con le autorità italiane per aiutarle ad acquistare dall'estero attrezzature mediche e prodotti sanitari.
Un portavoce di Exor ha detto oggi che il gruppo ha effettuato un primo acquisto di 250.000 mascherine in Cina, il cui arrivo e successiva distribuzione in Italia avverrà entro la fine di questa settimana.