Investing.com - “Coronavirus, l’economia mondiale a rischio”. Si tratta del titolo dell’aggiornamento sulla situazione mondiale a cura dell’Organizzazione internazionale per lo sviluppo economico negli USA con il quale l’istituto ha lanciato l’allarme mondiale.
Secondo gli economisti dell’Ocse, il Covid-19, così come è stato chiamato il coronavirus, ha già generato un contraccolpo economico forte che può aumentare anche rispetto alle conseguenze arrivate dalla Sars a causa della posizione della Cina, nel frattempo aumentata nello scacchiere mondiale.
L’Ocse prevede una crescita del PIL globale al 2,4%, riducendo così le sue previsioni rispetto al “già debole” 2,9% arrivato nel 2019. Questi esperti si attendevano la conferma del 2,9%, ma l’emergenza del virus li ha costretti a cambiare, prevedendo un +3,3% nel 2021 (+0,3%).
Tra le più colpite c’è la Cina, la cui crescita è prevista dall’Ocse sotto al 5% nel 2020 e al 6% nel 2021, mentre in Italia si prevede una stagnazione per quest’anno e una modesta crescita (+0,5%) per il prossimo.
"L'impatto negativo su fiducia, mercati finanziari, turismo e i problemi generati alle supply chain", le catene globali delle forniture, "spiegano la revisione al ribasso delle stime in tutte le economie del G20, in particolare quelle strettamente connesse con la Cina, come Giappone, Corea e Australia", affermano dall’Ocse.
Il coronavirus, infatti, rappresenta per l’Ocse “il più grande pericolo” dai tempi della crisi finanziaria, esponendo l’economia mondiale “ad una minaccia senza precedenti”. La situazione, però, potrebbe peggiorare nel caso di “uno sviluppo del virus di maggior durata e intensità, con una larga diffusione nelle regioni dell'Asia-Pacifico, dell'Europa e del Nord America”, indebolendo “ulteriormente le prospettive in maniera considerevole avvertono gli economisti. In questo caso, la crescita globale potrebbe precipitare all'1,5% nel 2020, alla metà di quel che prevedevamo prima dell'esplosione del virus".
Infine, l’Ocse invita i governi a “agire rapidamente e con forza per superare il coronavirus e il suo impatto economico", in maniera multilaterale "per rafforzare i sistemi sanitari, ripristinare la fiducia e la domanda e limitare gli effetti negativa sulle catene di approvvigionamenti.
Pertanto, concludono gli esperti, "i governi devono garantire misure di sanità pubblica efficaci e dotate di risorse adeguate per prevenire il contagio e attuare politiche ben mirate a sostegno dei sistemi e dei lavoratori sanitari e per proteggere i redditi dei gruppi sociali e delle imprese più vulnerabili".
Si accende il rosso sui mercati
In Europa, intanto, si assiste al volgere in negativo dei principali indici europei, dopo un inizio caratterizzati da forti rialzi. Indice peggiore resta il Ftse Mib, con una flessione superiore al 3%, il primo a passare in rosso.
Perdono oltre l’1% anche il Dax, l’Ibex 35, il Cac 40 e il Ftse 100, mentre scambiano in rosso anche i future di New York, facendo presagire un’apertura negativa anche a Wall Street.