CHICAGO (Reuters) - Una dose di richiamo del vaccino Johnson & Johnson (NYSE:JNJ) aumenta sensibilmente i livelli di anticorpi, secondo i dati parziali emersi da due studi ancora in fase iniziale.
Lo ha affermato oggi la casa farmaceutica.
Una seconda dose del vaccino monodose J&J produce livelli di anticorpi leganti fino a nove volte più alti di quelli registrati in soggetti vaccinati con solo la prima dose, secondo quanto afferma Johnson & Johnson in un comunicato stampa.
A differenza degli anticorpi neutralizzanti, che distruggono il virus, gli anticorpi leganti si attaccano al virus, ma non lo distruggono né prevengono l'infezione. Invece allertano il sistema immunitario della sua presenza, facendo in modo che i leucociti siano inviati a distruggerlo.
Diversi paesi, inclusi gli Stati Uniti, hanno cominciato ad offrire dosi di richiamo del vaccino ad individui considerati vulnerabili, tra cui gli immunodepressi, a causa della diffusione della variante Delta e dell'aumento dei casi di coronavirus anche tra i vaccinati.
In precedenza non esistevano certezze in merito all'efficacia di una dose di richiamo del vaccino J&J. I consulenti degli U.S. Centers for Disease Control and Prevention (CDC) in particolare stavano cercando di capire che cosa consigliare alle persone immunodepresse che avevano ricevuto il vaccino J&J.
Secondo la casa farmaceutica, gli studi mostrano un aumento significativo della risposta degli anticorpi leganti nei partecipanti tra i 18 e i 55 anni, nonché nei soggetti oltre i 65 anni a cui è stata somministrata una dose minore.
I sommari degli studi sono stati inviati al server di prestampa MedRxiv in attesa della peer review.
I risultati sono stati pubblicati in attesa di quelli sul più ampio studio di Johson & Johnson sul vaccino a due dosi. Un portavoce della casa farmaceutica ha annunciato che questi ultimi saranno disponibili nelle prossime settimane.
(Tradotto da Luca Fratangelo in redazione a Danzica, in redazione a Roma Giselda Vagnoni, luca.fratangelo@thomsonreuters.com, +48587696613)