Di Alessandro Albano
Investing.com - Non un bel periodo per Credit Suisse (NYSE:CS). Dopo le dimissioni del presidente Horta-Osorio, il colosso svizzero ha emesso un profit warning sui risultati del quarto trimestre 2021 a causa degli accantonamenti effettuati per sostenere "i costi legali legate all'attività di investment banking", principalmente per gli scandali finanziari dei fondi Greensill e Archegos.
L'ultimo trimestre, afferma la banca svizzera in un nota, sarà influenzato "negativamente da accantonamenti per contenziosi di circa CHF 500 milioni, in parte compensati da guadagni sulle vendite immobiliari di CHF 225 milioni". Inoltre, dopo le svalutazioni di circa CHF1,6 miliardi tra Investment Bank e Asia Pacific, "l'utile ante imposte del Q4 dovrebbe risultare in breakeven".
Il credito svizzero precisa in seguito di aver assistito ad "una riduzione dei ricavi basati sulle transazioni in Investment Bank e nelle nostre attività di gestione patrimoniale", che riflette "il ritorno a condizioni commerciali più normali dopo il contesto eccezionale che ha prevalso per la maggior parte del 2020 e del 2021".
La divisione degli investimenti, avverte la banca, chiuderà i tre mesi in perdita per "la riduzione della nostra propensione al rischio complessiva e la nostra decisione di abbandonare sostanzialmente la nostra attività di servizi". Tuttavia anche l'attività di gestione patrimoniale ha registrato "un significativo rallentamento", per "il deleveraging dei clienti" e "le condizioni di mercato avverse in Asia".
Dimissioni e scandali
Dopo i rumor su possibili M&A per risollevare i destini della banca d'investimento, il presidente Horta-Osorio è stato costretto alle dimissioni per non aver rispettato più volte le normative anti-Covid, viaggiando tra Svizzera e Regno Unito con un jet privato, ignorando gli obblighi di quarantena.
Ma non tutto il male non viene per nuocere. Negli 8 mesi e mezzo di presidenza, il credito ha dovuto far fronte prima al fallimento della britannica Greensill, nella quale la banca aveva investito circa $10 miliardi tramite quattro fondi, poi all'implosione del fondo Usa Archegos, costato oltre 5 miliardi di dollari.
Nel luglio 2021, è terminato anche il cosiddetto "scandalo dei pedinamenti", iniziato due anni prima quando il manager Iqbal Kahn, in attesa di passare a UBS Group (NYSE:UBS), era stato pedinato da investigatori privati a libro paga della banca. Per lo scandalo si era dimesso nel marzo 2020 l'allora Ceo Thiam, ma la vicenda è costata il suicidio di uno dei responsabili della sicurezza.
Sul titolo, Barclays (LON:BARC) ha effettuato un downgrade a Sell da Buy con prezzo obiettivo ridotto da 12,50 a 9,00 franchi svizzeri.