Investing.com - Forte crollo delle borse europee questo venerdì, il Regno Unito ha sorpreso i mercati con la decisione di lasciare l’Unione Europea con uno storico referendum ed il Primo Ministro britannico David Cameron ha annunciato le sue dimissioni.
Negli scambi europei del mattino, l’EURO STOXX 50 crolla del 9,97%, il francese CAC 40 cola a picco con -9,49%, mentre il tedesco DAX 30 registra un crollo del 7,73%.
Sui titoli europei ha pesato la notizia che il Regno Unito ha votato con un discreto margine per lasciare l’UE con il referendum di ieri che ha portato alla vittoria del fronte “Leave” con un 52% di consensi contro il 48% dei favorevoli a restare.
Stamane la Banca d’Inghilterra ha reso noto che adotterà tutte le misure necessarie per garantire la stabilità monetaria e finanziaria dopo il risultato shock della Brexit.
“La Banca d’Inghilterra sta monitorando gli sviluppi da vicino”, si legge in una nota.
“Ha approntato un piano dettagliato per l’eventualità e sta lavorando con il Tesoro, altre autorità nazionali e con le banche centrali estere”.
Poco dopo la notizia della Brexit, David Cameron ha annunciato le sue dimissioni da Primo Ministro del Regno Unito.
Cameron ha confermato che onorerà lo storico voto britannico di lasciare l’Unione Europea e che si dimetterà prima della conferenza del Partito Conservatore ad ottobre.
In forte ribasso i titoli finanziari, con le francesi Societe Generale (PA:SOGN) e BNP Paribas (PA:BNPP) che crollano del 24,93% e del 16,58%, mentre le tedesche Commerzbank (DE:CBKG) e Deutsche Bank (DE:DBKGn) colano a picco con -15,55% e -16,81%.
Tra le banche periferiche, in Italia Unicredit (MI:CRDI) ed Intesa Sanpaolo (MI:ISP) salgono rispettivamente dello 0,63% e dello 0,89%, mentre le spagnole Banco Santander (MC:SAN) e BBVA (MC:BBVA) segnano +0,27% e +0,28%.
Negativi anche i titoli del settore energetico, dal momento che la notizia della Brexit ha fatto crollare il prezzo del greggio di oltre il 4%.
Il gigante francese del petrolio e del gas Total SA (PA:TOTF) segna un crollo dell’8,31% e l’italiana Eni (MI:ENI) crolla dell’8,71% mentre la norvegese Statoil (OL:STL) segna -4,41% e la russa Gazprom (MCX:GAZP) registra un crollo del 3,12%.
Intanto, Volkswagen (DE:VOWG_p) crolla del 13,12% dopo che la casa automobilistica ha accettato di pagare 5.000 dollari ad ogni proprietario statunitense delle auto coinvolte nello scandalo sulle emissioni. La compagnia dovrà sborsare più di 10,2 miliardi di dollari tra rimborsi ed altre multe.
A Londra, il FTSE 100 crolla del 7,18%, dal momento che le banche britanniche hanno seguito la scia ribassista delle controparti continentali.
HSBC Holdings (LON:HSBA) segna un crollo del 4,94% e Lloyds Banking (LON:LLOY) registra un crollo del 23,35%, mentre Royal Bank of Scotland (LON:RBS) e Barlcays crollano rispettivamente del 22,99% e del 25,19%.
Al ribasso anche il titolo del gigante del petrolio e del gas BP (LON:BP), che crolla del 5,63%, mentre la compagnia rivale Royal Dutch Shell (LON:RDSa) segna un crollo del 4,91%.
Intanto, i titoli del settore minerario sono misti sull’indice legato alle materie prime.
Glencore (LON:GLEN) crolla del 10,28% e Rio Tinto (LON:RIO) segna un crollo del 4,81%, mentre Fresnillo (LON:FRES) balza del 18,89% e Randgold (LON:RRS) Resources va alle stelle con +27,73%.
Negli Stati Uniti, i mercati azionari puntano ad un’apertura al ribasso. I futures Dow Jones Industrial Average crollano del 2,77%, i futures S&P 500 segnano un crollo del 3,72%, mentre i futures Nasdaq 100 registrano -3,84%.