MILANO (Reuters) - Danieli ha chiuso il primo semestre a fine dicembre 2021 con un utile netto in forte rialzo a 59,7 milioni di euro rispetto allo stesso periodo del 2020, ma ha segnalato come la crisi in Ucraina abbia generato un persistente aumento dei costi nei fattori energetici.
Lo si legge in una nota della società attiva nella manifattura, vendita e installazione di macchinari per l'industria metallurgica, che sottolinea come tale rialzo potrebbe impattare negativamente sul risultato dell'ABS Steel Making se confermato nel tempo.
A causa degli sviluppi geopolitici, Danieli ha rivisto la guidance per il 2022 per il settore Plant Making con un taglio del fatturato e marginalità del 10%.
"Per ABS Steel Making i fatturati potrebbero essere più alti quanto inizialmente previsto seppure con una marginalità in proporzione inferiore del 10-15% per l'effetto della volatilità dei costi dei fattori produttivi ed energetici utilizzati", si legge nella nota.
Il gruppo ha inoltre detto che i propri uffici tecnici a Dnepropetrovsk, in Ucraina, sono al momento chiusi e che l'azienda ha provveduto al trasporto e all'accoglienza in Italia delle famiglie dei propri impiegati in parte rimasti nel paese a seguito degli arruolamenti per ordine governativo.
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(Federico Maccioni, editing Francesca Piscioneri)