Continua l'alta volatilità, oggi direzionale, sui mercati.
La sterlina, l'euro e le materie prime risultano essere le grandi protagoniste contro il dollaro americano, che è andato a rafforzarsi di fronte a nuove discese sul fronte delle borse americane, le quali stanno andando a testare pericolosamente i supporti.
Stasera avverrà la pubblicazione delle minute dell'ultimo meeting della Federal Reserve e la nomina di Janet Yellen come primo presidente donna della Federal Reserve, due eventi che non dovrebbero portare ad aumenti di volatilità particolari, mentre da stanotte potrebbero formarsi movimenti importanti sul dormiente dollaro australiano a causa dei dati relativi al mercato del lavoro dell'isola, che potrebbero portare a reazioni direzionali rialziste nel caso di buone notizie, ribassiste e consistenti di fronte a dati che dovessero disattendere le aspettative degli investitori (5.8% tasso di disoccupazione precedente e stimato).
Domani non ci sarà il consueto appuntamento con la BCE (anticipato, come ricorderete a mercoledì scorso, un palco d'eccezione che ha permesso di assistere e lavorare sulle buone rivalutazioni provocate da Draghi sulla moneta unica europea) ma sarà il turno della BoE, che non dovrebbe cambiare di una virgola la politica monetaria in atto, il che non dovrebbe giovare sulla sterlina, in forte calo dopo i dati sulla produzione industriale e manifatturiera di stamane.
Matteo Paganini
Chief Analyst DailyFX
La sterlina, l'euro e le materie prime risultano essere le grandi protagoniste contro il dollaro americano, che è andato a rafforzarsi di fronte a nuove discese sul fronte delle borse americane, le quali stanno andando a testare pericolosamente i supporti.
Stasera avverrà la pubblicazione delle minute dell'ultimo meeting della Federal Reserve e la nomina di Janet Yellen come primo presidente donna della Federal Reserve, due eventi che non dovrebbero portare ad aumenti di volatilità particolari, mentre da stanotte potrebbero formarsi movimenti importanti sul dormiente dollaro australiano a causa dei dati relativi al mercato del lavoro dell'isola, che potrebbero portare a reazioni direzionali rialziste nel caso di buone notizie, ribassiste e consistenti di fronte a dati che dovessero disattendere le aspettative degli investitori (5.8% tasso di disoccupazione precedente e stimato).
Domani non ci sarà il consueto appuntamento con la BCE (anticipato, come ricorderete a mercoledì scorso, un palco d'eccezione che ha permesso di assistere e lavorare sulle buone rivalutazioni provocate da Draghi sulla moneta unica europea) ma sarà il turno della BoE, che non dovrebbe cambiare di una virgola la politica monetaria in atto, il che non dovrebbe giovare sulla sterlina, in forte calo dopo i dati sulla produzione industriale e manifatturiera di stamane.
Matteo Paganini
Chief Analyst DailyFX