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Eni resiste al calo del petrolio. I giudizi degli analisti

Pubblicato 28.04.2020, 13:31
© Reuters.
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Di Mauro Speranza

Investing.com – Giornata positiva a Piazza Affari sulla scia delle altre borse europee, in verde mentre si attende l'apertura di Wall Street. Il Ftse Mib guadagna oltre il 2%, performance migliore rispetto agli altri principali indici europei quali il Dax, il Ftse 100, il Cac 40 e l'Ibex 35, tutti a +1%.

A Milano piovono gli acquisti sui titoli petroliferi, con Eni (MI:ENI), Saipem (MI:SPMI) e Tenaris (MI:TENR) che guadagnano intorno al 3%, sostenendo il settore energetico nonostante il continuo calo del greggio, scambiato a 11,50 dollari. In recupero il Brent, tornato sopra quota 23 dollari al barile.

Il calo della domanda di petrolio resta al centro dell'attenzione del mercato e gli analisti di Morningstar si attendono un calo del 9% nel 2020, rappresentando il peggior calo mai registrato dalla fine della Seconda guerra mondiale.

“Tale stima è legata a quella della crescita dell’economia globale”, spiegano questi esperti, e “solitamente la domanda di greggio si muove in rapporto 1 a 1 con il Pil, previsto per quest’anno in calo del 3,2%, ma gli attuali numeri delle richieste di greggio risentono del blocco dei trasporti prodotto dall’espansione della pandemia”.

“Lo shock della domanda, comunque, sarà di breve periodo”, prevedono da Morningstar. “Già per il 2021 gli analisti ipotizzano una sua forte risalita a causa dell’esaurimento degli effetti negativi del Coronavirus sull’economia globale. Diversamente dalla crisi finanziaria del 2008, che si è protratta per diversi anni, le previsioni indicano una repentina ripresa del Pil mondiale”.

Il dividendo di Eni e la posizione degli esperti sul titolo

Resta sostenuto, dunque, il titolo Eni, in recupero rispetto al pessimo mese di aprile nel corso del quale finora è arrivato a cedere oltre il 6% nonostante il recupero di oggi.

L'amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi, nei giorni scorsi aveva parlato di un ritorno al dividendo, ma solo se “lo scenario del petrolio rimarrà attraente sui 45 dollari al barile”, a quel punto la società farà “un update sul dividendo in giugno-luglio”, anche se poi aveva definito prematuro parlare di cedola.

Le parole di Descalzi arrivano dopo la presentazione della trimestrale di Eni, giudicata deludente da molti, spingendo Mediobanca Securities (MI:MDBI) a tagliare il prezzo obiettivo dell'8%, a 11 euro, mentre confermava la raccomandazione neutral. Stesso prezzo obiettivo per Equita Sim, con posizione 'buy'.

Target price ridotto a 10 per Kepler Cheuvrex ('buy'), mentre scende a 12 il prezzo obiettivo di Credit Suisse sulla compagnia petrolifera italiana.

Da Banca IMI (LON:IMI) restano in 'buy' sul titolo, con target price a 12 euro, mentre giudizio 'neutral' da Bank of America Merril Lynch (tp a 8,10 euro) e 'underweight' per Barclays (LON:BARC) Capital, con prezzo obiettivo a 9,30 euro.

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