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ESCLUSIVA - Il piano del governo sulla rete unica Tim/Open Fiber

Pubblicato 06.08.2020, 09:17
Aggiornato 06.08.2020, 09:18
© Reuters. Logo di Telecom Italia nella sede di Rozzano
TLIT
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ENEI
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di Giuseppe Fonte

ROMA (Reuters) - Il progetto di rete unica allo studio del governo prevede la nascita di un nuovo operatore strettamente regolamentato, con un soggetto a controllo pubblico come secondo azionista rilevante dopo Telecom Italia (MI:TLIT) (TIM), secondo tre fonti vicine al dossier.

Secondo un piano fortemente sostenuto dal ministro dell'Economia, Roberto Gualtieri, la rete fissa di accesso di Tim verrebbe integrata con gli asset in fibra di Open Fiber, controllata da Enel (MI:ENEI) e Cdp, con in più la possibilità di beneficiare dei contributi a fondo perduto previsti dal Recovery fund europeo.

Roma punta infatti a utilizzare le risorse europee per finanziare gli investimenti necessari al passaggio della rete Tim dal rame alla fibra entro il 2025, riferisce una fonte governativa.

La società della rete vedrebbe inizialmente Tim come azionista di maggioranza, ma dotata di una governance tale da assicurare parità di accesso a tutti gli operatori, oltre che di una struttura proprietaria aperta ad altri soggetti interessati a partecipare al progetto.

Un 'monitoring trustee' nominato dall'autorità per le comunicazioni è chiamato, stando al piano, a vigilare su investimenti e impegni pro-concorrenziali, dice in particolare una delle fonti.

Tutte le scelte strategiche richiederanno il via libera dello Stato, che investirà nel nuovo operatore tramite Cdp o un altro soggetto a controllo pubblico.

Il perimetro della rete unica comprende le infrastrutture di Tim e Open Fiber che vanno dalle centraline alle abitazioni, passando per i 'cabinet'.

"Resterebbero a Tim le attività retail, il mobile, il 5G e il data-center, oltre che la dorsale di rete", spiega una delle fonti.

Enel potrebbe sfilarsi dalla partita, vendendo il 50% che detiene in Open Fiber in parte a Cdp o ad un altro investitore pubblico, così da garantire il controllo del governo, e in parte ad altri soggetti.

Il ministero dell'Economia, Cdp e le società coinvolte non hanno commentato.

© Reuters. Logo di Telecom Italia nella sede di Rozzano

- Hanno collaborato da Milano Elvira Pollina e Stephen Jewkes

(in redazione a Milano Sabina Suzzi)

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