di Giulio Piovaccari
LONDRA (Reuters) - La possibilità che venga esteso in Italia il lockdown oltre il 3 aprile potrebbe vanificare il tentativo di Fiat Chrysler (MI:FCHA) di riavviare parzialmente la produzione di veicoli a partire dalla prossima settimana in tre impianti in Italia, secondo quanto riferito da un sincalista.
All'inizio di questo mese, l'Italia ha proibito i viaggi all'interno del Paese e ha ordinato la sospensione di tutte le attività di business considerate non essenziali, tra cui anche quelle dell'industria automobilistica, fino al 3 aprile, con l'intenzione di limitare la diffusione del coronavirus. Il blocco potrebbe essere presto esteso: secondo diverse ricostruzioni stampa il termine potrebbe essere portato fino al 18 aprile.
Fca ha informato settimana scorsa i sindacati, spiegando che se otterrà l'approvazione del governo, il gruppo automobilistico sarà pronto a riprendere le sue operazioni il 6 aprile, secondo quanto riferito da Gianluca Ficco, un rappresentante dell'Unione italiana lavoratori metalmeccanici (Uilm).
Tuttavia, Ficco ha aggiunto di non sapere se il governo consentirà settimana prossima la ripresa delle attività non essenziali, essendo ora più probabile una estensione del divieto.
Ficco ha spiegato che gli impianti inclusi nel riavvio saranno la linea d'assemblaggio per Jeep Compass a Melfi, lo stabilimento ad Atessa per la produzione di veicoli commerciali leggeri, la fabbrica Mirafiori a Torino per le operazioni preparatorie per le nuove 500 elettriche.
Un portavoce Fca ha confermato che per ora il piano è di riavviare settimana prossima solo quelle tre linee di produzione.
"In ogni caso, quando riprenderanno le operazioni, Fca dovrà assicurarsi di garantire le più alte condizioni di sicurezza e sanità, in tutte le fabbriche", ha detto. "Sicuramente i dispositivi di sicurezza dovranno aumentare".
Il produttore di auto di lusso Ferrari (MI:RACE), controllato come Fca dalla società d'investimenti della famiglia Agnelli, Exor (MI:EXOR), ha detto venerdì che riaprirà due dei suoi impianti italiani il 14 aprile, a patto di avere i rifornimenti necessari.
Exor ha detto settimana scorsa che le attuali sospensioni degli impianti appartenenti alle aziende sotto il suo controllo potrebbero continuare, anche se solo temporaneamente.