Investing.com - Scatto del titolto Fiat (MI:FCHA) a Piazza Affari che a metà mattinata guadagna intorno al 3% con le azioni che toccano quota 14,37.
Seduta in velocità anche per Pirelli (MI:PIRC), accompagnata da Porsche (DE:PSHG_p), BMW (DE:BMWG), Peugeot (PA:PEUP), Freni Brembo (MI:BRBI) e Renault (PA:RENA) che guadagnano oltre il 2%. Sostenute anche Volkswagen (DE:VOWG), Daimler (DE:DAIGn), Piaggio (MI:PIA) e Ferrari (MI:RACE), in crescita dell’1%.
Ad Amsterdam è in corso l’assemblea dei soci di FCA, aperta dalla parole del Presidente di Fiat e Exor (MI:EXOR), John Elkann.
“La famiglia Agnelli-Elkann continuera ad assicurare impegno di lungo termine e stabilità alla nostra organizzazione”, sono state le prime parole di Elkann.
“Con il suo sostegno, la mia famiglia ha accompagnato l'evoluzione di questa società negli ultimi 120 anni: ci siamo stati nei momenti belli e anche in quelli più difficili. Continueremo a farlo, tanto più oggi che entriamo in una nuova entusiasmante fase di sviluppo per l'industria dell'auto” ha aggiunto il presidente.
Proprio sulle scelte future si concentrano le attenzioni sul gruppo Fiat. “Come in passato, siamo preparati a prendere decisioni e ad agire con coraggio e creatività, per costruire un futuro solido e ricco di opportunità per Fca”, ha aggiunto Elkann, come se facesse riferimento alle ipotesi di fusioni o aggregazioni che si sono diffuse nei giorni scorsi.
Secondo il Sole 24 Ore, l’assemblea di Fiat potrebbe essere chiamata a decidere se trovare un partner entro quest’anno.
“L'argomento è già stato ampiamente discusso dalla stampa di recente”, spiegano gli analisti di Mediobanca (MI:MDBI), secondo i quali “un’operazione di M&A è un catalizzatore per le azioni e probabilmente un accordo avrebbe senso per FCA, anche se è abbastanza improbabile che venga firmato nel breve termine”.
Mediobanca conferma il giudizio neutrale sul titolo e il target price a 15 euro, con la stima dei ricavi per la trimestrale a 25,9 miliardi di euro, segnando un calo del 4% anno su anno. Si tratta di una valutazione inferire all’1% rispetto al consenso degli analisti, causato dalla debolezza dell’area Nafta e dell’Europa.
Inoltre, gli esperti dell’istituto vedono un Ebit a 1,14 miliardi di euro, in calo del 29% anno su anno, rispetto al precedente dato di 1,19 miliardi indicati dal consenso. Si tratta di “"implica un margine del 4,4% ben inferiore rispetto al 6% del primo trimestre 2018 e sotto le attese per il 2019 del 5,8%”.
Nonostante le previsioni non esaltanti, l’ad Mike Manley, si è mostrato “fiducioso che raggiungeremo guidance 2019”. "Nel 2018 abbiamo finito l'anno nella posizione finanziaria più forte da quando Fca è stata creata. Abbiamo raggiunto risultati record e una serie di pietre miliari significative, nonostante una serie di sfide inaspettate. Credo che abbiamo la capacità, insieme alla profondità e ampiezza dei nostri talenti e skill, per affrontare il futuro con fiducia", ha aggiunto Manley.
Relativamente alla vendita di Magneti Marelli, Manley ha annunciato che "il closing si chiuderà entro questo trimestre". Manley ha ricordato che il "controvalore dell'operazione è di circa 6 miliardi di euro, cosa che consente a Fca di rafforzare la sua posizione finanziaria e allo stesso tempo di 'remunerare gli azionisti con un dividendo straordinario di 2 miliardi di euro".