Investing.com - La possibile trattativa per l’acquisto di Magneti Marelli spinge il titolo Fiat Chrysler Automobiles NV (MI:FCHA) in testa al Ftse Mib con una crescita di oltre il 2%, posizionandosi in testa al principale indice di Piazza Affari.
Secondo quanto scrive il Sole 24 Ore, il fondo statunitense Kkr potrebbe aver confermato l’avvio delle trattative per il controllo di Magneti Marelli per una cifra superiore ai 5 miliardi comprensivi dei debiti.
Si tratta di un fondo di private equity con sede a New York fondato nel 1976 da Jerome Kholberg insieme ad altri due soci. Nel suo portafoglio ci sono asset di gestione per oltre 150 miliardi di dollari, ementre il titolo è quotato a Wall Street con una capitalizzazione di mercato superiore ai 12 miliardi di dollari.
La strategia del fondo potrebbe puntare alla fusione tra Magneti Marelli e la giapponese Calsonic Kansei di proprietà della Nissan dallo scorso anno.
La vendita consentirebbe al gruppo Fiat di raccogliere i fondi indispensabili per il finanziamento del suo piano industriale 2018-2022, anche se ci sarebbero altri fondi interessati al futuro spin-off Fca.
Il gruppo italo-statunitense, però, non ha commentato il rumor, scrivendo in un comunicato che valuterà le proposte in buona fede per transazioni alternative al piano già indicato per separare il business di Magneti Marelli da Fca.
Lo stesso tipo di risposta era già arrivata ai primi di agosto a seguito delle voci riguardanti due offerte recapitate sempre per Marelli, con protagoniste Apollo Global Management e quella di Bain Capital. Proprio per "rispetto di queste proposte", quindi, "Fca non intende commentare rumors di mercato".
“Tornare a parlare del deal alimenta l'appeal speculativo”, notano gli analisti di Equita, spiegando, però, che “a livello quantitativo avrebbe effetto solamente in caso di valutazioni intorno all'estremo superiore del range ipotizzato”, compreso tra i 4 e i 6 miliardi.
Gli esperti dell’agenzia, in ogni caso, ritengono “avvicinabile” l'intervallo 4-6 miliardi “solo in caso di cessione totale con premio di maggioranza, mentre lo scenario base ad oggi resta lo spin-off tra fine 2018 ed inizio 2019”. “Nell'attuale contesto di mercato in cui il settore auto ha recentemente subito un significativo derating”, aggiungono “nell'ipotesi di spin-off riteniamo che l'equity value possa oscillare intorno a 3,5 miliardi”.
Nel frattempo, Fiat ha richiamato oltre 150 mila veicoli negli Stati Uniti a causa di possibili problemi con il sistema di frenata, mentre sono oltre 120 mila quelli appartenenti alla divisione messicana, ritirati per problematiche di tipo elettroniche.
Il rally di Fiat, inoltre, non risente della decisione dell’agenzia Morgan Stanley (NYSE:MS) di abbassare il target price a 21 euro rispeto ai precedenti 23, confermando il rating overweight.